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Pulisce sinth degli anni '60 con tracce di LSD

Risultato: va in trip per 9 ore

di Lia Fiorio
24 mag 2019

Storia davvero "allucinante" quella di Eliot Curtis, manager di una tv californiana, tecnico provetto, che stava restaurando un rarissimo sintetizzatore degli anni '60, l'introvabile Buchla 100, custodito sin dall'epoca in una sala apposita alla Cal State University in California. Un locale con atmosfera protetta per preservare al massimo il prezioso reperto vintage. E così sono rimasti perfettamente integri anche i cristalli di LSD che si trovavano sulle manopole del sinth.

Eliot ha fatto l'errore di rimuoverli con le mani, senza sapere che l'acido lisergico entra in circolo anche per via transcutanea! Da lì è partito il suo "trip" involontario durato ben 9 ore! Fortunatamente all'ospedale dove è stato trasportato dopo aver chiamato il 911. 

Ma perchè l'LSD si trovava sulle manopole?  Diciamo che era un "usanza" dei musicisti mettere un po' di acido sulla punta delle dita prima di suonare dal vivo per stabilire, secondo una delle tante leggende del rock, un contatto ancora più "profondo" con la musica.  Forse troppo...


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