Nel lontano 1948 negli Stati Uniti partì uno studio che coinvolgeva i 5124 abitanti della cittadina di Framingham nel Massachusetts, e di altre 12.067 persone, amici stretti e/o parenti. Ricostruendo scientificamente e rigorosamente le reti familiari ed amicali, i loro comportamenti comuni e non, i dati raccolti diedero come risultato che avere amici normopeso aiuta le persone sovrappeso a dimagrire più velocemente. Si chiama Studio Framingham, ed è riconosciuto da moltissimi dottori nel mondo.
Insomma, come i virus, i comportamenti pare siano contagiosi. Lo spiega il sito della Federazione Nazionale degli Ordini dei medici chirurghi ed odontoiatri ((Fnomceo). Non è una fake news, si è evidenziato che rispetto alle persone snelle, quelle obese hanno maggiori probabilità di avere amici, amici di amici, e amici di amici di amici ugualmente obesi. E' la regola dei tre gradi di influenza: non solamente tra amici diretti, ma anche tra "amici a distanza" possiamo dire.
Ma se ad andare con lo zoppo si impara a zoppicare, ad andare con il magro si impara a dimagrire? Sì, fortunatamente l'imitare i comportamenti vale anche in positivo. Con qualche trucchetto. Un buon esempio può essere questo: se non si ha un cane, frequentare un amico che già ne ha uno, con cui passeggiare, nel quartiere o al parco , sarà indubbiamente molto utile per tenersi in forma e magari perdere qualche chiletto, anche se non si riescono a fare i famosi 10.000 passi.
Per chiudere è importante avere modelli tangibili e vicini a noi (amici, colleghi, compagni di scuola) piuttosto che lontani o virtuali (personaggi famosi, influencers, sportivi). Per ottenere maggiori risultati meglio obiettivi terra-terra, meno frustranti perché più realistici. E soprattutto farsi coinvolgere dagli amici, quelli veri, che una mano sicuramente ce la danno volentieri, ci sostengono e ci spronano.