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Tornano in servizio i tartadog

Questo progetto è unico in Europa e si basa su linee guida create da Legambiente ed Enci, ispirate a un esperimento simile condotto in Florida, negli Stati Uniti, con un unico cane addestrato.

di Roberto Bagazzoli
25 giu 2024
Immagine dal sito di Legambiente Itala
Immagine dal sito di Legambiente Itala

Sulle spiagge di diverse regioni italiane sono pronti a tornare i Tartadogs, cani addestrati per la ricerca e la messa in sicurezza dei nidi di tartaruga marina.

Lo annuncia Legambiente che già lo scorso anno aveva proposto questa bella soluzione per proteggere la nascita delle nuove Caretta caretta.



A partire da fine giugno, i Tartadogs torneranno a pattugliare i litorali. Le squadre a “sei zampe” – composte da un conduttore e un cane addestrato – saranno attive in Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Calabria.

Questi team speciali affiancheranno il personale esperto autorizzato dal Ministero dell’Ambiente per individuare e mettere in sicurezza i nidi di tartaruga marina Caretta caretta.

I Tartadogs sono fondamentali per velocizzare e ottimizzare l’individuazione dei nidi, specialmente quando non ci sono segni visibili che ne permettano il riconoscimento.

Le uova di tartaruga possono infatti essere sepolte fino a un metro di profondità sotto la sabbia, rendendo la loro individuazione estremamente difficile per l’occhio umano.

Tuttavia, il fiuto dei cani è formidabile e riesce a superare questo ostacolo, individuando i nidi con precisione. L’attività dei Tartadogs fa parte del progetto Life Turtlenest, cofinanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea e coordinato da Legambiente in collaborazione con l’Enci – Ente Nazionale Cinofilia Italiana.

Questo progetto è unico in Europa e si basa su linee guida create da Legambiente ed Enci, ispirate a un esperimento simile condotto in Florida, negli Stati Uniti, con un unico cane addestrato.


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