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San Giovanni tra riti e magie

E' uno dei riti beneauguranti più importanti dell’anno nel mondo rurale, per proteggere il raccolto da fenomeni atmosferici quali temporali improvvisi e siccità

di Roberto Bagazzoli
23 giu 2024
foto da Pisa Today
foto da Pisa Today

La festa di San Giovanni è uno dei riti beneauguranti più importanti dell’anno nel mondo rurale, per proteggere il raccolto da fenomeni atmosferici quali temporali improvvisi e siccità.

Come in altri casi è il risultato dell’integrazione di elementi pagani con riti cattolici, perché coincide con il solstizio d’estate, la cui celebrazione ha origini antichissime.



Secondo la tradizione, la notte anteriore al giorno di San Giovanni Battista (24 Giugno) è considerata una notte magica (la notte delle streghe), in cui le forze della natura conferiscono alle erbe bagnate dalla rugiada (che simboleggia l’influsso della luna) energie positive, virtù curative e protettrici.

Al tramonto del 23 giugno si raccolgono erbe e fiori edibili spontanei e si lasciano in infusione in acqua tutta la notte all'aperto: artemisia, lavanda, ruta, aglio, salvia, rosmarino e soprattutto iperico (detto appunto Erba di San Giovanni) a cui si attribuiva la capacità di scacciare gli spiriti malvagi. La mattina del 24 giugno è usanza utilizzare l’acqua di San Giovanni per lavare mani e viso.


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