Alberto Francini Judo cat 60 kg, parliamo di San Marino 1985 prima edizione dei giochi dei piccoli stati e prima e unica, fino a ieri, medaglia d'oro nella disciplina importata dall'Oriente. Da Francini a Gharbi, 28 anni di attesa per tornare sul gradino più alto del podio. Il sammarinese adotta due metodi per mettersi al collo il metallo più prezioso : il primo, indossa il Judogi di Gennari perché il suo e' arrivato sformato e non poteva indossarlo rischiando di fare una pessima figura sul "ring". Il secondo, tratta tutti i suoi avversari nello stesso modo, 4 incontri 4 vittorie, un poker d'assi indiscutibile che riporta il Judo lassù. Gharbi d'oro e Persoglia d'argento. Doppietta da urlo inattesa e forse per questo ancora più bella. Nessuno aveva messo in cantiere un inizio di Giochi del Granducato così. Poco importa se il piccolo - grande Paolo non è' soddisfatto del suo argento, e questo non può far altro che aumentare le speranze per il futuro grazie a questi ragazzi arcigni, che non si accontentano di guardare l'avversario un gradino più i alto. Dicono che l'età delle donne non va mai chiesta. Con lei siamo tranquilli perché 37 a Cipro, 39 in Liechtenstein o quasi 41 in Lussemburgo non fa differenza. Daniela Veronesi e' assicurazione, garanzia, possiamo usare tutti gli aggettivi che vogliamo, lei conosce solo e soltanto un modo per parlare " vincere" . Eravamo sotto l'acqua in compagnia del Presidente del Cons Giardi, del Segretario Generale Bologna e del Capo Missione Vannucci, quando Veronesi taglia il traguardo con il cronometro che la colloca all'ultimo posto con 16 minuti e 25 secondi, con un ritardo di 1 minuto e 25 sulla migliore. Ci siamo guardati in faccia un po' storditi, e già erano cominciate le prime giustificazioni :" ma, la cronometro non è' la sua gara. Purtroppo la pioggia l'ha disturbata" . Poi è' iniziata un'altra gara quella dei giudici che hanno scomunicato il cronometro della gara, facendo prevalere quello in loro dotazione, Veronesi ha chiuso la 10, 5 km in 15 minuti e 25 a 22 secondi dalla lussemburghese Majerus e a + 4 dalla cipriota Christoforou . Un altro argento ad impreziosire un infinita carriera per la ciclista sammarinese più forte di sempre.
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