Ha dominato la stagione regolare, compreso il round robin delle semifinali, ha sofferto e non poco nella finale con Rimini ma alla fine, Bologna ha vinto l'Italian Series 2014.
Per la squadra felsinea si tratta del nono titolo tricolore mentre Rimini, per il terzo anno consecutivo, si ferma in finale e si vede costretto a rimandare nuovamente, il sogno scudetto.
Una vittoria, quella della Fortitudo, sula quale c'è ben stampata la firma di Raul Rivero.
Il lanciatore sudamericano è stato assolutamente strepitoso.
Nove riprese lanciate, 12 strike out e solo due valide concesse ai battitori di Rimini, senza subire punti.
Al resto ci ha pensato il line up emiliano, che ha sbloccato il risultato al primo assalto, con il singolo di Liverziani che spinge Infante sul piatto di casa base.
Alla terza ripresa, arriva il chilometrico fuoricampo di Rodriguez che vale il 2 a 0 e una bella ipoteca sulla partita.
Rimini non riesce a toccare la pallina di uno scatenato Rivero e Bologna mette lo scudetto in cassaforte, segnado un punto al settimo e poi completa il poker con un'altra segnatura nell'ottava ripresa.
A chiudere il capolavoro della Fortitudo in gara 7, non poteva che essere il solito Rivero.
Il lanciatore dei padroni di casa, elimina al piatto Beppe Mazzanti e fa esplodere di gioia, gli oltre 2500 spettatori del Gianni Falchi.
Bologna fa festa, la Fortitudo è di nuovo campione d'Italia, dopo la tripletta della T&A e il sigillo di Parma nel 2010 mentre il ricevitore Rodriguez, viene eletto MVP delle finali scudetto.
Per la squadra felsinea si tratta del nono titolo tricolore mentre Rimini, per il terzo anno consecutivo, si ferma in finale e si vede costretto a rimandare nuovamente, il sogno scudetto.
Una vittoria, quella della Fortitudo, sula quale c'è ben stampata la firma di Raul Rivero.
Il lanciatore sudamericano è stato assolutamente strepitoso.
Nove riprese lanciate, 12 strike out e solo due valide concesse ai battitori di Rimini, senza subire punti.
Al resto ci ha pensato il line up emiliano, che ha sbloccato il risultato al primo assalto, con il singolo di Liverziani che spinge Infante sul piatto di casa base.
Alla terza ripresa, arriva il chilometrico fuoricampo di Rodriguez che vale il 2 a 0 e una bella ipoteca sulla partita.
Rimini non riesce a toccare la pallina di uno scatenato Rivero e Bologna mette lo scudetto in cassaforte, segnado un punto al settimo e poi completa il poker con un'altra segnatura nell'ottava ripresa.
A chiudere il capolavoro della Fortitudo in gara 7, non poteva che essere il solito Rivero.
Il lanciatore dei padroni di casa, elimina al piatto Beppe Mazzanti e fa esplodere di gioia, gli oltre 2500 spettatori del Gianni Falchi.
Bologna fa festa, la Fortitudo è di nuovo campione d'Italia, dopo la tripletta della T&A e il sigillo di Parma nel 2010 mentre il ricevitore Rodriguez, viene eletto MVP delle finali scudetto.
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