E allora si allinea anche Venezia, che ci mette una gara in più della concorrenza, ma che arriva in semifinale chiudendo la serie 3-1 contro una buona Vanoli che esce dal Teliercio con l'onore delle armi e la soddisfazione parziale di essere stata alla pari fino a 3 minuti dalla fine. Perchè infondo la differenza la fanno in 2, Green e soprattutto Pargo. Che poi 2 su 5 non sono mica pochi. L'avvio è equilibrato la Reyer comanda, ma Cremona resta in scia grazie all'apporto dei lunghi e in particolar modo Dragovic. Comincia poi un secondo quarto con gerarchie ben precise e valori più delineati. Pargo spacco la partita e propizia quel parziale di 9-0 che è il primo vero investimento Reyer verso la semifinale. Washington e Starks tengono duro, Cremona non sprofonda e risale per poi essere nuovamente messa a distanza da un Pargo davvero di un altro pianeta. In un secondo tempo nel quale Venezia da prima l'impressione di giocare al gatto col topo, poi di volerla azzannare quando Cremona si è organizzata con le triple di Washington, alcune palle recuperate importanti e un insperato -2 a tre minuti dalla fine. Il mini break di 4-0 a firma Ortner e Pargo da la scossa ai lagunari e interrompe la rimontana lombarda. Cremona ha dato quello che aveva, Venezia chiude in crescendo giocando praticamente da sola gli ultime 2 minuti di partita durante i quali il gap si estende rapidamente al più 11 che fa segnare sulla sirena 87-76 e che manda Venezia a sfidare Milano.
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