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Il campo amico non rigenera il Rimini

29 nov 2009
Contro il Lanciano i biancorossi si mostrano nemici davanti e il portiere ospite Chiodini vive una giornata da spettatore non pagante. Eppure, contro il Lanciano non è mancata la voglia di fare. Il problema è che manca un vero attaccante e gente che sappia attaccare la profondità. Non è poco, soprattutto contro una formazione, il Lanciano, che ha delle difficoltà in casa ma fuori sa prendersi delle soddisfazioni. In avvio padroni di casa senza Cardinale e Docente, due pezzi importanti nello scacchiere tattico di Melotti. Al decimo su angolo Regonesi, dopo scambio, mette al centro un invito splendido per Longobardi che cicca il tempo d’impatto pochi passi dalla porta. 12’, fronte opposto. Turchi spinge Regonesi. Tutti attendono il fischio dell’arbitro che non arriva. Il numero 7 è il più lesto a capirlo e per poco non succede la frittata. Pugliesi devia in angolo. 18’ Baccin, servito in corsa, trova il cross. Giacomini sbaglia il tempo d’impatto e il pallone non impensierisce Chiodini. In chiusura di tempo Turchi spara dalla distanza. Pugliesi ferma in due tempi.
Ripresa. Nel Rimini dentro Tulli, fuori Nolé. All’8’ su angolo di Regonesi, galoppa Giacomini sul fronte opposto. Sacilotto salva sul traversone del numero 11. Al quarto d’ora il Lanciano rimane in 10. Mammarella commette fallo da ultimo uomo. L’arbitro estrae il giallo ma essendo il secondo il difensore va sotto la doccia. Seppur in superiorita’ numericam però il Rimini non incide. Al 26’ tenta il bingo Giacomini da fuori. Il tiro deviato sfiora il palo. Brivido sul fronte opposto tre minuti dopo. Pugliesi ha la testa tra le nuvole e manca la presa. Turchi rimane a bocca aperta per la sorpresa e tutto sfuma. E’ l’ultimo sussulto di 90 minuti senza emozioni.

Piero Arcide

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