Che la medaglia di bronzo fosse fuori portata lo si sospettava fin dalla vigilia, visto che col Kosovo era già arrivato un -32 nel girone. Ma chiudere l'Europeo U18 con un 57-100 per i balcanici è una punizione eccessiva per questo San Marino. Che ha disputato un torneo più che dignitoso ma che è evidentemente uscito con le batterie scariche dalla semifinale con Andorra. I 18 punti di Pietro Ugolini – miglior marcatore del match – e i 13 di Riccardi non nascondono un pomeriggio fatto di pessime percentuali al tiro, 32,4% da due e appena 14,8% dall'arco. Dall'altra parte il mattatore della finalina è Shala con una doppia doppia composta da 15 punti e 18 rimbalzi. 15 punti anche per Peci, mentre Gashi ne fa 16. Bene anche Bunjaku, che a un doppio 11 tra punti e rimbalzi aggiunge 7 assist.
Che per i Titani sarà una partita di lacrime e sangue lo si capisce fin dall'inizio: il Kosovo piazza subito un parziale di 11-0 e i primi due punti biancazzurri arrivano solo a metà frazione con Galeotti. L'imprecisione al tiro dei ragazzi di Liberti si palesa fin da subito e i kosovari, trascinati da tre bombe di Peci, chiudono il primo quarto sul +20. La seconda frazione si apre con 2 triple kosovare e un 12-0 che sa di prologo del tracollo biancazzurro. Ma i Titani non ci stanno: serrano le fila in difesa, vanno su tutti i rimbalzi e stoppano in maniera efficace. La tripla di Pietro Ugolini – 9 punti nel periodo – annuncia un 6-0 San Marino che limita, si fa per dire, a -26 lo svantaggio all'intervallo lungo.
Al rientro in campo però ecco la caduta annunciata nella seconda frazione: le difficoltà al tiro dei Titani si fanno più evidenti e cala pure la concetrazione in difesa, i kosovari accumulano punti e salgono fino al più 43 finale. Il libero allo scadere di Haxhosaj vale un bel 100 sul tabellone per i kosovari, che escono dal Multieventi col bronzo al collo. Per i ragazzi di Liberti invece si sono tante ferite da medicare ma anche la consapevolezza che una debacle, per quanto pesante, non cancella quanto di buono fatto nel corso del torneo.
Riccardo Marchetti
Che per i Titani sarà una partita di lacrime e sangue lo si capisce fin dall'inizio: il Kosovo piazza subito un parziale di 11-0 e i primi due punti biancazzurri arrivano solo a metà frazione con Galeotti. L'imprecisione al tiro dei ragazzi di Liberti si palesa fin da subito e i kosovari, trascinati da tre bombe di Peci, chiudono il primo quarto sul +20. La seconda frazione si apre con 2 triple kosovare e un 12-0 che sa di prologo del tracollo biancazzurro. Ma i Titani non ci stanno: serrano le fila in difesa, vanno su tutti i rimbalzi e stoppano in maniera efficace. La tripla di Pietro Ugolini – 9 punti nel periodo – annuncia un 6-0 San Marino che limita, si fa per dire, a -26 lo svantaggio all'intervallo lungo.
Al rientro in campo però ecco la caduta annunciata nella seconda frazione: le difficoltà al tiro dei Titani si fanno più evidenti e cala pure la concetrazione in difesa, i kosovari accumulano punti e salgono fino al più 43 finale. Il libero allo scadere di Haxhosaj vale un bel 100 sul tabellone per i kosovari, che escono dal Multieventi col bronzo al collo. Per i ragazzi di Liberti invece si sono tante ferite da medicare ma anche la consapevolezza che una debacle, per quanto pesante, non cancella quanto di buono fatto nel corso del torneo.
Riccardo Marchetti
Riproduzione riservata ©