Pericolo, incoscienza, adrenalina. E tanta, tanta abilità. O skill, che dir si voglia. Sulle nevi dei Pirenei andorrani i migliori freeskiers di Stati Uniti ed Europa si sono sfidati nella sesta edizione della Swatch Skiers Cup: nove contro nove, tra slopestyle, big air e half pipe, rigorosamente fuoripista perché senza massi, alberi e scorazzate sullo sporco pare proprio non ci si possa divertire.
Per la seconda volta consecutiva la sede dell'agone è stata Grandvalira, vero e proprio tempio del freeride su neve.
A tre giudici professionali l'onore e l'onere di valutare la performance dei 18 pazzi scatenati che si sono misurati a colpi di grab & trick: tra un backflip e un 360, è stato il Team Europa – quello di blu vestito e capitanato da Loic Collomb Patton – ad aggiudicarsi il successo.
Un testa a testa dietro l'altro, che ha permesso al team del Vecchio Continente di mantenere il titolo – il quarto su sei edizioni - conquistato l'anno scorso sempre sulle vette andorrane. E già la sfida è lanciata per l'anno prossimo.
LP
Per la seconda volta consecutiva la sede dell'agone è stata Grandvalira, vero e proprio tempio del freeride su neve.
A tre giudici professionali l'onore e l'onere di valutare la performance dei 18 pazzi scatenati che si sono misurati a colpi di grab & trick: tra un backflip e un 360, è stato il Team Europa – quello di blu vestito e capitanato da Loic Collomb Patton – ad aggiudicarsi il successo.
Un testa a testa dietro l'altro, che ha permesso al team del Vecchio Continente di mantenere il titolo – il quarto su sei edizioni - conquistato l'anno scorso sempre sulle vette andorrane. E già la sfida è lanciata per l'anno prossimo.
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