Tutto come nelle scritture, magari con un po’ di pathos in più rispetto a quello che era lecito prevedere. C’è voluto più di un tempo e un anche un brividino perché quando il Principe Milito ha gonfiato a Siena la rete dello scudetto, la Roma aveva già blindato il successo con Vucinic e De Rossi e forse un po’ ci aveva anche sperato. Chievo alla camomilla, comunque appunto tutto scritto. Ecco che l’unico verdetto vero è quello di Marassi. Atteso, ma non proprio annunciato. La Sampdoria è in Champions League. Batte il Napoli e si regala un sogno, magari velato da una lacrima per l’addio di Marotta e Del Neri promessi sposi alla Juventus. Il Ferraris rende omaggio al dirigente e al tecnico che più hanno inciso sul gruppo. Quasi quanto i colpi di Cassano, quasi quanto i gol di Pazzini. Altri temi ? Nessuno. Hanno giocato l’ultima in A Livorno, Siena e Atalanta. Auguri, si dice così. Ora gli appassionati, che notoriamente non staccano mai, si concentrano su finale di Champions e Campionato del Mondo. Bel modo per essere orfani.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
Riproduzione riservata ©