Oramai non ci sono più dubbi, i mondiali di Schladming hanno incoronato il suo re, l'americano Ted Ligety. Terza medaglia d'oro per lo sciatore statunitense che dopo supergigante e super combinata, si è aggiudicato anche il gigante maschile. Al fuoriclasse di Salt Lake City è bastata la prima manche per ipotecare il gradino più alto del podio. Distacchi abissali per tutti per poi controllare nella seconda discesa e chiudere con un vantaggio comunque considerevole, ben 81 centesimi sull'idolo di casa Marcel Hirscher. Nell'ennesima giornata da prima pagina per Ligety, sorride anche l'Italia. Diciassette anni dopo la medaglia d'oro di Alberto Tomba a Sierra Nevada nel 1996, arriva uno splendido bronzo con Manfred Moelgg. Quarto dopo la prima manche, l'altoatesino si è letteralmente scatenato nella seconda manche riuscendo a scavalcare di appena 4 millesimi il norvegese Svindal. E se per l'Italia si tratta della terza medaglia iridata, dopo gli argenti di Dominik Paris e di Nadia Fanchini, anche per Manfred Moelgg è arrivato la terza soddisfazione mondiale in carriera, dopo l'argento di Are 2007 e il bronzo di Garmisch 2011. L'ottima prova della squadra italiana è stata completata dal sesto posto assoluto di Davide Simoncelli.
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