Nella 125 della Repubblica Ceca si confermano i valori visti in prova. Dominano le 4 moto della prima fila, l’honda di Luthi, le due Aprilia romagnole di Pasini e Simoncelli, la sempre più competitiva KTM di Mika Kallio. Il discorso vittoria si restringe a questa compagnia a cui si aggiunge per metà gara anche la gradita sorpresa del bresciano Lorenzo Zanetti. Tutti nascosti in gruppo, a giocare con le traiettorie nella pista più lunga e larga del motomondiale, poi a tre giri dal termine la svolta. Cadono le prime gocce, Pasini davanti rallenta e chiede la sospensione, Luthi lo infila e poi cerca l’allungo. Su una pista diventata insidiosissima, Simoncelli sembra come sempre a suo agio, il cugino Mattia invece rischia troppo ed esce di pista dicendo addio all’iride. All’arrivo passa per primo Luthi che consolida così la sua leadership nella classifica mondiale. Lo svizzero precede Mika Kallio bravo a resistere al ritorno di Simoncelli. Applausi per Zanetti, quinto, ma anche per Manuel Poggiali che onora degnamente il suo centesimo gp della carriera. L’ottavo posto finale è frutto di una gara tutta in rimonta dopo delle qualifiche così così e una partenza disastrosa.
Nella quarto di litro sembrava davvero il giorno per la prima di Alex De Angelis, è arrivata invece la tredicesima di Pedrosa in due anni di 250. Ancora una volta il fenomeno spagnolo ha giocato al gatto con il topo, nascondendosi per tutta la corsa. Nel gruppo di testa si alternano al comando prima un sorprendente Hiroshi Aoyama, poi lo scatenato Jorge Lorenzo che prova, senza successo, la fuga. L’avversario più pericoloso per lo spagnolino sembra proprio De Angelis. Il sammarinese frantuma il record della pista e attacca per il primo posto, poi a cinque giri dal termine il solito problema di gomme e i soliti fantasmi lo allontanano dalla corsa. Si spegne Alex, si accende ancora una volta Dani Pedrosa che risale dalle retrovie, infila di forza Lorenzo e si prende la sesta vittoria della stagione. Sul terzo gradino del podio, vicino ai due spagnoli, si accomoda Casey Stoner: l’australiano, il prossimo anno sulla moto di Pedrosa, rinforza la seconda posizione nel mondiale davanti a Dovizioso, oggi solo sesto e mai nel vivo della gara. Prima di Andrea arrivano De Angelis, quarto, e l’ottimo Aoyama.
Nella motogp si deve per forza partire dalla fine. Ancora Rossi davanti a tutti, per il dottore sono finiti da tempo gli aggettivi, per essere originali bisognerebbe semplicemente non darglieli. Le buone notizie però non finiscono qui. A far da contorno alla ennesima impresa del pilota di Tavullia il podio tutto italiano con il miglior Capirossi della stagione nella piazza d’onore e Max Biaggi terzo al termine di una sensazionale rimonta.
Nella quarto di litro sembrava davvero il giorno per la prima di Alex De Angelis, è arrivata invece la tredicesima di Pedrosa in due anni di 250. Ancora una volta il fenomeno spagnolo ha giocato al gatto con il topo, nascondendosi per tutta la corsa. Nel gruppo di testa si alternano al comando prima un sorprendente Hiroshi Aoyama, poi lo scatenato Jorge Lorenzo che prova, senza successo, la fuga. L’avversario più pericoloso per lo spagnolino sembra proprio De Angelis. Il sammarinese frantuma il record della pista e attacca per il primo posto, poi a cinque giri dal termine il solito problema di gomme e i soliti fantasmi lo allontanano dalla corsa. Si spegne Alex, si accende ancora una volta Dani Pedrosa che risale dalle retrovie, infila di forza Lorenzo e si prende la sesta vittoria della stagione. Sul terzo gradino del podio, vicino ai due spagnoli, si accomoda Casey Stoner: l’australiano, il prossimo anno sulla moto di Pedrosa, rinforza la seconda posizione nel mondiale davanti a Dovizioso, oggi solo sesto e mai nel vivo della gara. Prima di Andrea arrivano De Angelis, quarto, e l’ottimo Aoyama.
Nella motogp si deve per forza partire dalla fine. Ancora Rossi davanti a tutti, per il dottore sono finiti da tempo gli aggettivi, per essere originali bisognerebbe semplicemente non darglieli. Le buone notizie però non finiscono qui. A far da contorno alla ennesima impresa del pilota di Tavullia il podio tutto italiano con il miglior Capirossi della stagione nella piazza d’onore e Max Biaggi terzo al termine di una sensazionale rimonta.
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