Le Paralimpiadi regalano spesso storie commoventi o comunque degne di essere raccontate a lungo. Stavolta però gli atleti impegnati nei 1500 metri piani classe T3 – quella dedicata agli ipovedenti – l'hanno fatta davvero grossa. Perché tutti i primi quattro hanno chiuso sotto i 3' 50”, tempo che un mese fa è valso all'americano Centrowiz l'oro nei Giochi per normodotati. Il vincitore della gara paralimpica, l'algerino Abdellatif Baka, ha corso in 3' 48” 29, davanti all'etiope Demisse (3' 48” 49) e al kenyota Kirwa ( 3' 48” 80). E chissà cosa avrà pensato il fratello di Baka, Fouad, il cui 3' 49” 84 gli avrebbe dato l'oro alle Olimpiadi ma qui, alle Paralimpiadi, lo lascia addirittura giù dal podio. E poco importa se il record tra i normodotati del marocchino El Guerrouj è un lontanissimo 3' 26”, o se l'oro di Centrowiz è stato il più lento ai Giochi dopo quello dell'azzurro Beccali di Los Angeles 1932: l'impresa è storica e come tale va celebrata.
I 1500 metri classe T3 confermano come le Paralimpiadi siano un palcoscenico per atleti veri, cosa che gli spettatori hanno capito da tempo. A Rio infatti ci sono le telecamere di 154 Paesi, ben 39 in più rispetto a quattro anni fa, con quattro miliardi di persone raggiunte in tutto il mondo. 160mila gli spettatori presenti nel villaggio olimpico nella sola giornata di domenica, circa 2 milioni i biglietti venduti. Numeri che fanno dei Giochi Paralimpici di Rio i secondi più seguiti di sempre dopo quelli di Londra 2012.
RM
I 1500 metri classe T3 confermano come le Paralimpiadi siano un palcoscenico per atleti veri, cosa che gli spettatori hanno capito da tempo. A Rio infatti ci sono le telecamere di 154 Paesi, ben 39 in più rispetto a quattro anni fa, con quattro miliardi di persone raggiunte in tutto il mondo. 160mila gli spettatori presenti nel villaggio olimpico nella sola giornata di domenica, circa 2 milioni i biglietti venduti. Numeri che fanno dei Giochi Paralimpici di Rio i secondi più seguiti di sempre dopo quelli di Londra 2012.
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