Doveva essere un anno fa, comunque è. Per come si era messa la vicenda tutt'altro che scontata, Tarragona da 2017 diventa 2018 e il Mediterraneo 5 anni dopo Mersin torna a giocare.
Le prime bandiere che un refolo di vento anima e sottrae a un sole appiccicoso accolgono atleti e dirigenti. È il benvenuto alle delegazioni che, ancora incomplete, stanno raggiungendo la Spagna, la Catalogna per la precisione che qui tengono al fatto che proprio la stessa cosa non sia.
L'inno suona e sono brividi per Federico Valentini nonostante da Capo Missione di Giochi abbia ormai fatto il pieno. Ci sono le ragazze del Nuoto e tutto il gruppo del Tiro a Volo. I primi a difendere i colori della Repubblica. Nel gioco dei pennoni e delle bandiere San Marino viene prima dell'Italia e confina da qualche parte con la Macedonia perché sport e politica non sono la stessa cosa e nemmeno sport e geografia.
Meno male che qui c'è gente che insegna al mondo a stare insieme: guardarsi storto e protezione di cosa? Se le regole sono le stesse per tutti condividere è una ricchezza. Il resto son teorie che i Giochi del Mediterraneo lasciano volentieri ad altri per tornare orgogliosamente a parlare di sport.
Da Tarragona,
Roberto Chiesa
Le prime bandiere che un refolo di vento anima e sottrae a un sole appiccicoso accolgono atleti e dirigenti. È il benvenuto alle delegazioni che, ancora incomplete, stanno raggiungendo la Spagna, la Catalogna per la precisione che qui tengono al fatto che proprio la stessa cosa non sia.
L'inno suona e sono brividi per Federico Valentini nonostante da Capo Missione di Giochi abbia ormai fatto il pieno. Ci sono le ragazze del Nuoto e tutto il gruppo del Tiro a Volo. I primi a difendere i colori della Repubblica. Nel gioco dei pennoni e delle bandiere San Marino viene prima dell'Italia e confina da qualche parte con la Macedonia perché sport e politica non sono la stessa cosa e nemmeno sport e geografia.
Meno male che qui c'è gente che insegna al mondo a stare insieme: guardarsi storto e protezione di cosa? Se le regole sono le stesse per tutti condividere è una ricchezza. Il resto son teorie che i Giochi del Mediterraneo lasciano volentieri ad altri per tornare orgogliosamente a parlare di sport.
Da Tarragona,
Roberto Chiesa
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