Dopo il finimondo domenicale e il lunedì di riposo il Tour torna in pista con una tranquilla tappa per velocisti, che per la quarta volta in questa edizione fa rima con vittoria di Marcel Kittel. Mentre le altre squadre fanno a cazzotti il tedesco della Quick-Step aspetta sornione e, a qualche centinaio di metri dal traguardo, lascia tutti sul posto: dietro di lui il connazionale Degenkolb e l'olandese Groenewegen possono solo fare da contorno al trionfo della maglia verde, che stacca Erick Zabel diventando, con 13 successi, il teutonico con più tappe vinte alla Grand Boucle. Tutto come da copione anche in classifica generale, che resta immutata: Froome primo con 18” su Aru, Bardet e Uràn a 51” e 55” e gli altri a oltre 1' 30”.
Prima del lampo di Kittel a tenere viva la Periguex-Bergerac sono i francesi Gesbert – il più giovane del Tour coi suoi 22 anni - e Offredo, in fuga per 171 dei 178 km di tappa. L'assolo di coppia finisce a 7 km dall'arrivo, quindi scatta la bagarre: la Lotto, guidata da Greipel, la Katyusha e la Copidis si danno battaglia, alle loro spalle però Kittel trama in silenzio per poi scattare, appena il momento è propizio, verso il poker. E domani sarà caccia al pokerissimo, perché la 203 km da Eymet a Pau sarà ancora roba da velocisti. Giovedì però cominceranno i Pirenei e la musica cambierà.
RM
Prima del lampo di Kittel a tenere viva la Periguex-Bergerac sono i francesi Gesbert – il più giovane del Tour coi suoi 22 anni - e Offredo, in fuga per 171 dei 178 km di tappa. L'assolo di coppia finisce a 7 km dall'arrivo, quindi scatta la bagarre: la Lotto, guidata da Greipel, la Katyusha e la Copidis si danno battaglia, alle loro spalle però Kittel trama in silenzio per poi scattare, appena il momento è propizio, verso il poker. E domani sarà caccia al pokerissimo, perché la 203 km da Eymet a Pau sarà ancora roba da velocisti. Giovedì però cominceranno i Pirenei e la musica cambierà.
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