L'Agenzia Mondiale Antidoping, la WADA, ha accertato la presenza di una pratica comparabile a doping di stato, in riferimento alla posizione della Russia e non solo per quanto riguarda l'atletica leggera.
Nella conferenza stampa di oggi pomeriggio a Toronto, Richard McLaren – capo della commissione indipendente della WADA incaricata di indagare sulla vicende – ha sottolineato come dalle Olimpiadi invernali di Vancouver 2010 ai Mondiali di nuoto di Kazan 2015, siano stati ben 312 gli atleti russi le cui analisi sarebbero state coperte, insabbiate al fine di non farne emergere la positività a sostanze dopanti. Sarebbero coinvolti in prima persona, in quest'opera di copertura e manipolazione delle provette, anche il Ministero allo Sport russo che fa capo a Vitaly Mutko e pure i servizi segreti di Mosca, determinando dunque una matrice politica nel sistema di falsificazione delle analisi.
Secondo la WADA la Russia andrebbe bandita dai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, che scatteranno tra poche settimane: ora la palla passa il CIO, chiamato ad esprimersi in merito.
Clicca qui per visionare e/o scaricare il report della commissione indipendente della WADA.
LP
Nella conferenza stampa di oggi pomeriggio a Toronto, Richard McLaren – capo della commissione indipendente della WADA incaricata di indagare sulla vicende – ha sottolineato come dalle Olimpiadi invernali di Vancouver 2010 ai Mondiali di nuoto di Kazan 2015, siano stati ben 312 gli atleti russi le cui analisi sarebbero state coperte, insabbiate al fine di non farne emergere la positività a sostanze dopanti. Sarebbero coinvolti in prima persona, in quest'opera di copertura e manipolazione delle provette, anche il Ministero allo Sport russo che fa capo a Vitaly Mutko e pure i servizi segreti di Mosca, determinando dunque una matrice politica nel sistema di falsificazione delle analisi.
Secondo la WADA la Russia andrebbe bandita dai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, che scatteranno tra poche settimane: ora la palla passa il CIO, chiamato ad esprimersi in merito.
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