L'Italia comincia la difesa del titolo continentale e lo fa con la partita da non sbagliare per nessun motivo. Di fronte c'è l'Albania, tornata all'Europeo 8 anni dopo la sua prima volta e sulla carta anello debole del girone più complicato del torneo: dopo verranno Spagna e Croazia, dunque vincere oggi diventa quasi necessario, onde evitare di compromettere il cammino fin dal principio.
Dopo i tanti esperimenti con la difesa a tre, Spalletti sembra orientato per un 4-2-3-1, una sorta di 4-3-3 mascherato: Barella e Frattesi sono recuperati e dunque vanno in campo, il primo in mediana con Jorginho e il secondo tra Chiesa e Pellegrini, nel tridente a supporto di Scamacca. Poi Donnarumma in porta, Di Lorenzo e Dimarco laterali e al centro Bastoni e Calafiori, sulla carta alternativi in quanto ambedue mancini. Invece il CT dovrebbe puntare sulle loro qualità sia nel difendere che nel portare avanti il pallone, con Mancini, ironia della sorte destro di piede, dato verso la panchina.
Di fronte, un'Albania che conosce bene gli azzurri, con Sylvinho che dovrebbe partire con 7 giocatori su 11 militanti in Serie A: Berisha, insidiato tra i pali dall'ex Lazio Strakosha; Hysaj, Islamaj e Djimsiti, nella difesa completata da Mitaj; Asslani, Ramadani e Bajrami a centrocampo. L'unico reparto senza italiani è l'attacco, composto da Asani, Broja e Seferi.