Dovrebbe bastare questo gol per far capire a chi proprio non ci riesce, cosa significhi per una realtà piccola e dilettantistica misurarsi nelle massime competizioni continentali. Al 54' Norvegia-San Marino è sull'1-1 e Mattia Stefanelli è entrato di diritto nella storia del calcio sammarinese, iscrivendosi al ristretto circolo dei marcatori con la maglia della Nazionale
Manzaroli propone cinque novità rispetto all'assetto iniziale visto a Belfast e se a sinistra la catena composta da Rinaldi e Zafferani vive un primo tempo di sofferenza sulle incursioni di King, Valentini e Brolli giocano una gara solida proponendosi anche nella metà campo opposta come al 14' quando Stefanelli è superato di poco dal traversone del terzino.
A quel punto la Norvegia era già passata in vantaggio e il gol atteso da due partite non è nemmeno attribuibile agli scandinavi: Davide Simoncini – alla prima con fascia al braccio dall'inizio – devìa nella propria porta commettendo un errore di grammatica, in un rischioso tentativo di disimpegno che è finito per trafiggere il fratello Aldo.
Nonostante ciò, la Nazionale non si scompone e riprende a fare la sua partita, forte di una buona risposta dal centrocampo, dove l'altro volto nuovo rispetto all'Irlanda del Nord è quello di Filippo Mazza. Nel finale di frazione c'è spazio anche per un tentativo di ripartenza dei biancazzurri con Rinaldi che prova a rilanciare l'azione di rimessa appoggiandosi prima su Tosi e poi su Stefanelli.
Una modesta Norvegia va al riposo con minimo vantaggio in tasca e i fischi dell'Ullevaal Stadium sul groppone.
Nella ripresa c'è Berardi per Rinaldi, ma soprattutto un paio di pericolose occasioni norvegesi con Skjelbred e Hovland che non trovano la porta. Ci riuscirà Stefanelli, che al 54' sfrutta la cavalcata di Tommaso Zafferani per andare a fulminare Jarstein dal cuore dell'area di rigore, sfondando la rete scandinava nell'incredulità di uno stadio ammutolito.
Ora si gioca a viso aperto e San Marino ha lo spazio per ripartire con Tosi, pizzicato in offside prima e impreciso nello stop poi. La Norvegia però non sta certo a guardare: Aldo Simoncini compie il primo vero miracolo sul destro a botta sicura di King, salvando l'1-1.
Proteste norvegesi al 71': annullato il tap-in di Diomande dopo il diagonale di Aleesami, parato da Aldo Simoncini. Brolli – anche se queste immagini non ci aiutano – sembrava tenere tutti in gioco.
I padroni di casa sprecano, come al 76' con King, e allora il sogno inizia a prendere forma, non fosse che le energie – nel finale – vengono puntualmente meno: Diomande si inventa il gol vittoria, con una traiettoria pressoché perfetta.
Ancora una volta, rotto l'argine la Norvegia tracima: il baby Samuelsen sfrutta al meglio un rinvio corto di Brolli per portare i suoi sul 3-1, mentre King fa pace col gol infilando il punto del poker. Non si può spiegare a chi non vive questa realtà come si possa essere relativamente contenti di un 4-1 o come in questo risultato si possano intravedere importanti passi in avanti, ma di fatto è così. A voler essere cinici – se le partite fossero terminate all'80' – San Marino avrebbe una classifica e uno score simile a quello della Repubblica Ceca. Coi limiti atavici del nostro calcio e la contingenza di una realtà al 100% dilettantistica, distare 10 minuti dal traguardo non può non essere accolto come un segno positivo. E già si lavora per colmare ulteriormente il gap.
Nel servizio le interviste a Mattia Stefanelli e Tommaso Zafferani (attaccante e centrocampista San Marino) e Adama Diomandé (attaccante Norvegia).
da Oslo,
Luca Pelliccioni
Manzaroli propone cinque novità rispetto all'assetto iniziale visto a Belfast e se a sinistra la catena composta da Rinaldi e Zafferani vive un primo tempo di sofferenza sulle incursioni di King, Valentini e Brolli giocano una gara solida proponendosi anche nella metà campo opposta come al 14' quando Stefanelli è superato di poco dal traversone del terzino.
A quel punto la Norvegia era già passata in vantaggio e il gol atteso da due partite non è nemmeno attribuibile agli scandinavi: Davide Simoncini – alla prima con fascia al braccio dall'inizio – devìa nella propria porta commettendo un errore di grammatica, in un rischioso tentativo di disimpegno che è finito per trafiggere il fratello Aldo.
Nonostante ciò, la Nazionale non si scompone e riprende a fare la sua partita, forte di una buona risposta dal centrocampo, dove l'altro volto nuovo rispetto all'Irlanda del Nord è quello di Filippo Mazza. Nel finale di frazione c'è spazio anche per un tentativo di ripartenza dei biancazzurri con Rinaldi che prova a rilanciare l'azione di rimessa appoggiandosi prima su Tosi e poi su Stefanelli.
Una modesta Norvegia va al riposo con minimo vantaggio in tasca e i fischi dell'Ullevaal Stadium sul groppone.
Nella ripresa c'è Berardi per Rinaldi, ma soprattutto un paio di pericolose occasioni norvegesi con Skjelbred e Hovland che non trovano la porta. Ci riuscirà Stefanelli, che al 54' sfrutta la cavalcata di Tommaso Zafferani per andare a fulminare Jarstein dal cuore dell'area di rigore, sfondando la rete scandinava nell'incredulità di uno stadio ammutolito.
Ora si gioca a viso aperto e San Marino ha lo spazio per ripartire con Tosi, pizzicato in offside prima e impreciso nello stop poi. La Norvegia però non sta certo a guardare: Aldo Simoncini compie il primo vero miracolo sul destro a botta sicura di King, salvando l'1-1.
Proteste norvegesi al 71': annullato il tap-in di Diomande dopo il diagonale di Aleesami, parato da Aldo Simoncini. Brolli – anche se queste immagini non ci aiutano – sembrava tenere tutti in gioco.
I padroni di casa sprecano, come al 76' con King, e allora il sogno inizia a prendere forma, non fosse che le energie – nel finale – vengono puntualmente meno: Diomande si inventa il gol vittoria, con una traiettoria pressoché perfetta.
Ancora una volta, rotto l'argine la Norvegia tracima: il baby Samuelsen sfrutta al meglio un rinvio corto di Brolli per portare i suoi sul 3-1, mentre King fa pace col gol infilando il punto del poker. Non si può spiegare a chi non vive questa realtà come si possa essere relativamente contenti di un 4-1 o come in questo risultato si possano intravedere importanti passi in avanti, ma di fatto è così. A voler essere cinici – se le partite fossero terminate all'80' – San Marino avrebbe una classifica e uno score simile a quello della Repubblica Ceca. Coi limiti atavici del nostro calcio e la contingenza di una realtà al 100% dilettantistica, distare 10 minuti dal traguardo non può non essere accolto come un segno positivo. E già si lavora per colmare ulteriormente il gap.
Nel servizio le interviste a Mattia Stefanelli e Tommaso Zafferani (attaccante e centrocampista San Marino) e Adama Diomandé (attaccante Norvegia).
da Oslo,
Luca Pelliccioni
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