Evidentemente la leadership arrivata ieri a seguito della penalizzazione (la seconda in quattro tappe) comminata a Joan Barreda deve aver fatto girare la testa a Paulo Goncalves, tanto quanto i 4600 metri di altezza su cui si è spinto il raid quest'oggi, facendo segnare in questo senso un record del rally più famoso e temuto del mondo sconfinante in Bolivia per la sua quinta prova speciale.
A sbaragliare la concorrenza è stato Toby Price, capace di chiudere la seconda parte della tappa marathon inaugurata ieri in 4h03'44'' e che ha portato la carovana da Salvador de Jujuy ad Uyuni, in terra boliviana.
Una giornata favorevole alla KTM, che piazza anche Anthoine Meo e Stefan Svitko - oltre all'austriaco Walkner - nelle prime quattro piazze. Goncalves resta leader di classifica, accorciatasi notevolmente alle sue spalle dopo una giornata in cui il lusitano ha fatto segnare tempi nettamente inferiori ai suoi rivali. Recupera qualcosa anche Joan Barreda, pure lui motorizzato Honda, cosicché la classifica delle due ruote ci racconta di cinque piloti raggruppati in appena 180 secondi.
Tra le auto sembra inscalfibile il dominio della Peugeot: Loeb e Sainz - al netto di imprevisti - si giocheranno il successo come oggi si sono contesi il successo di tappa, mentre Al-Attiyah su Mini prova a reggere il confronto con la dominante casa francese. Sainz in odor di sorpasso ai danni del principe qatariota al termine della prima marathon che definisce chiaramente i rapporti di forza sulle quattro ruote e ci regala una Dakar apertissima tra le moto, con Barreda favorito al netto di guai e penalizzazioni.
LP
A sbaragliare la concorrenza è stato Toby Price, capace di chiudere la seconda parte della tappa marathon inaugurata ieri in 4h03'44'' e che ha portato la carovana da Salvador de Jujuy ad Uyuni, in terra boliviana.
Una giornata favorevole alla KTM, che piazza anche Anthoine Meo e Stefan Svitko - oltre all'austriaco Walkner - nelle prime quattro piazze. Goncalves resta leader di classifica, accorciatasi notevolmente alle sue spalle dopo una giornata in cui il lusitano ha fatto segnare tempi nettamente inferiori ai suoi rivali. Recupera qualcosa anche Joan Barreda, pure lui motorizzato Honda, cosicché la classifica delle due ruote ci racconta di cinque piloti raggruppati in appena 180 secondi.
Tra le auto sembra inscalfibile il dominio della Peugeot: Loeb e Sainz - al netto di imprevisti - si giocheranno il successo come oggi si sono contesi il successo di tappa, mentre Al-Attiyah su Mini prova a reggere il confronto con la dominante casa francese. Sainz in odor di sorpasso ai danni del principe qatariota al termine della prima marathon che definisce chiaramente i rapporti di forza sulle quattro ruote e ci regala una Dakar apertissima tra le moto, con Barreda favorito al netto di guai e penalizzazioni.
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