Decisamente amaro il finale di gara per quanto riguarda gli alfieri italiani impegnati nel mondiale di Moto3: scattati dalla prima fila, alle spalle di Brad Binder, Bastianini e Bulega sono stati protagonisti di una splendida gara, che li ha visti lottare a viso aperto rispettivamente col sudafricano leader della classifica e con Joan Mir per le posizioni dispari del podio che - ad un giro dalla bandiera a scacchi - gli competevano.
Poi però Nicolò Bulega ha incassato il sorpasso - che sarebbe stato quello definitivo - da parte dello spagnolo Mir: "Gara incredibile, probabilmente la migliore della mia carriera. Abbiamo superato le difficoltà incontrate in qualifica e durante il warm up mettendo a punto la moto in maniera perfetta. Questo terzo posto, dopo il duello con Bulega, per me vale come una vittoria".
Niente da fare nemmeno per Enea Bastianini, al comando fino all'ultimo passaggio al Curvone, dove Brad Binder ha messo la sua KTM davanti all'Honda numero 33 del Team Gresini. Piazza d'onore dal sapore agrodolce per il riminese, che commenta così: "Una gara molto difficile, Binder andava molto forte e ho cercato di mantenere il suo passo; anche il tracciato era molto più veloce rispetto a ieri. Sono un po' arrabbiato per l'ultima curva, dove solo per un soffio non sono riuscito a ripassare Binder, ma fa parte delle gare".
Successo iridato pressoché ipotecato per Brad Binder, che sale a quota 229 in classifica, a +106 nei confronti di Enea Bastianini che - complice il ritiro di Navarro, finito a terra - sale al secondo posto della generale. Cinque i punti di vantaggio su Navarro (118), che può vantare il medesimo differenziale nei confronti di Nicolò Bulega, quarto nel mondiale con 113 punti.
Dura poco invece l'esperienza di Alex Fabbri nel consesso iridato: il pilota sammarinese, che partecipava con una wild card, ha tentato la risalita dalla 35° posizione in griglia, frutto anche di qualche errore strategico nella giornata di ieri. Purtroppo, il giovane centauro al debutto nel Motomondiale, è finito a terra prima di riuscire a completare il primo giro: "Purtroppo mi sono toccato con un altro pilota (Bendsneyder, ndr) e non sono riuscito a portare a termine la prima tornata. Il weekend era iniziato in salita per via di una caduta nelle libere che ha ritardato il lavoro di messa a punto della moto e dopo una qualifica sfortunata, quella di oggi sembrava essere una buona giornata. Peccato, perché questa è la pista di casa e mi piace molto, è poi un'emozione unica correre davanti a tanti amici - alcuni mi hanno dedicato anche qualche striscione. Posso essere ringraziare la Federazione Motoristica Sammarinese, lo Stato, gli amici, la famiglia ed il team per questa esperienza nel motomondiale, spero non si tratti di un addio ma di un semplice arrivederci". Il futuro, certo, è dalla parte di Alex.
da Misano,
Luca Pelliccioni
Poi però Nicolò Bulega ha incassato il sorpasso - che sarebbe stato quello definitivo - da parte dello spagnolo Mir: "Gara incredibile, probabilmente la migliore della mia carriera. Abbiamo superato le difficoltà incontrate in qualifica e durante il warm up mettendo a punto la moto in maniera perfetta. Questo terzo posto, dopo il duello con Bulega, per me vale come una vittoria".
Niente da fare nemmeno per Enea Bastianini, al comando fino all'ultimo passaggio al Curvone, dove Brad Binder ha messo la sua KTM davanti all'Honda numero 33 del Team Gresini. Piazza d'onore dal sapore agrodolce per il riminese, che commenta così: "Una gara molto difficile, Binder andava molto forte e ho cercato di mantenere il suo passo; anche il tracciato era molto più veloce rispetto a ieri. Sono un po' arrabbiato per l'ultima curva, dove solo per un soffio non sono riuscito a ripassare Binder, ma fa parte delle gare".
Successo iridato pressoché ipotecato per Brad Binder, che sale a quota 229 in classifica, a +106 nei confronti di Enea Bastianini che - complice il ritiro di Navarro, finito a terra - sale al secondo posto della generale. Cinque i punti di vantaggio su Navarro (118), che può vantare il medesimo differenziale nei confronti di Nicolò Bulega, quarto nel mondiale con 113 punti.
Dura poco invece l'esperienza di Alex Fabbri nel consesso iridato: il pilota sammarinese, che partecipava con una wild card, ha tentato la risalita dalla 35° posizione in griglia, frutto anche di qualche errore strategico nella giornata di ieri. Purtroppo, il giovane centauro al debutto nel Motomondiale, è finito a terra prima di riuscire a completare il primo giro: "Purtroppo mi sono toccato con un altro pilota (Bendsneyder, ndr) e non sono riuscito a portare a termine la prima tornata. Il weekend era iniziato in salita per via di una caduta nelle libere che ha ritardato il lavoro di messa a punto della moto e dopo una qualifica sfortunata, quella di oggi sembrava essere una buona giornata. Peccato, perché questa è la pista di casa e mi piace molto, è poi un'emozione unica correre davanti a tanti amici - alcuni mi hanno dedicato anche qualche striscione. Posso essere ringraziare la Federazione Motoristica Sammarinese, lo Stato, gli amici, la famiglia ed il team per questa esperienza nel motomondiale, spero non si tratti di un addio ma di un semplice arrivederci". Il futuro, certo, è dalla parte di Alex.
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Luca Pelliccioni
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