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CPS: avviato il progetto "Vivi lo Sport"

19 giu 2015
CPS: avviato il progetto "Vivi lo Sport"
CPS: avviato il progetto "Vivi lo Sport"
A due mesi dalla sottoscrizione dell'intesa tra Comitato Paralimpico Sammarinese – coadiuvato dalla Federazione Medico Sportiva Sammarinese – e i due esperti di mental training e coaching sportivo Marco Rangoni e Massimiliano Vandi, prende corpo e sostanza il progetto “Vivi lo Sport”, presentato nei locali del CONS alla presenza dei dirigenti del Comitato Paralimpici, del dottor Claudio Muccioli e dei tecnici del Neuronika-Lab. “Alla base del nostro impegno c’è l’idea che il diritto allo sport deve essere uguale per tutti – ha sottolineato Maria Rita Morganti, segretario generale del Comitato Paralimpico Sammarinese dopo il saluto iniziale del presidente Daniela Del Din – e quindi anche negli strumenti a disposizione per lo sport paralimpico, per riuscire a praticarlo nella maggior tranquillità possibile, con tutti i benefici che ne conseguono. Proprio per tale ragione abbiamo contattato le varie federazioni sportive e l’ISS anche per poter avere il quadro delle persone con disabilità nel nostro Paese, potenzialmente interessate da tale nuova iniziativa. E statene certi che ci dedicheremo anima e corpo a questa opera di sensibilizzazione". Tra i relatori anche il dottor Muccioli, che ricorda come "affiancare la preparazione mentale a quella fisica e atletica è ormai fondamentale per chi pratica attività sportiva, anche e soprattutto nel settore paralimpico, caratterizzato da una continua sfida con se stessi. L’ho sperimentato di persona quando durante la preparazione per le Paralimpiadi di Londra 2012, che hanno segnato la storica prima volta di San Marino, il nostro portacolori Christian Bernardi, pur potendo contare su due bravi allenatori, ha avuto diverse crisi e si è rivolto a me perché voleva abbandonare. Ribadiamo una volta di più che non siamo assolutamente in presenza di patologie, di qualcosa da curare, di competenza invece dello psicologo. Con questo progetto vogliamo semplicemente fornire un’opportunità preziosa a tutti per cogliere risultati che diano in primo luogo a loro soddisfazione”. L’esempio tangibile di come la mente possa recitare un ruolo determinante arriva anche da Simone Baldini, atleta residente a San Marino che pratica handbike, triathlon e carrozzina olimpica e ha come obiettivo le Paralimpiadi di Rio 2016. “La testa è la prima barriera che abbiamo nella vita di tutti i giorni, se abbattiamo quella siamo davvero capaci di grandi cose – sottolinea Baldini – L’ho toccato con mano recentemente quando ho disputato la prova europea di triathlon a Rimini, molto impegnativa e in condizioni meteo durissime: quando dopo 3 ore e mezza di fatica il fisico diceva basta è stata la testa a potermi portare oltre annullando certi limiti, così sono giunto al termine, cogliendo un risultato di prestigio, e dopo 6 ore e mezza ne avevo ancora di energia tanta era l’adrenalina che si era scatenata… Ho avuto insomma la riprova che non è fondamentale solo la preparazione fisica quanto piuttosto quella mentale”.

LP

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