Il 23 luglio, bene o male, sarà una data storica. La prima Olimpiade rinviata di un anno a causa della pandemia, la prima Olimpiade a porte chiuse. La diffusione della variante Delta del Covid in Giappone – in particolare a Tokyo – ha spinto gli organizzatori a decidere per un'edizione senza pubblico. Mancano, quindi, solo 10 giorni ai Giochi Olimpici più “strani” ed esclusivi della storia. Prima la cerimonia d'apertura, poi il via alle gare. Tutto in uno stato d'emergenza dichiarato dal governo giapponese almeno fino al 22 agosto. Bar e ristoranti chiusi entro le 20 senza poter servire alcolici, nessun evento con i tifosi né nelle strutture sportive né in alcuna altra area della città.
Ci sarà qualche piccola eccezione nelle prefetture meno colpite dai contagi dove gli stadi potranno accogliere il pubblico fino al 50% delle loro capacità. Sarà cosi a Fukushima per le gare di baseball e softball, a Miyagi per le partite di calcio e per Shizuoka che ospiterà le competizioni di ciclismo. A Tokyo, ovviamente, ci sarà anche San Marino con 5 atleti a rappresentare la piccola Repubblica: Alessandra Perilli e Gian Marco Berti nel tiro a volo, Myles Amine Mularoni nella lotta libera ed Arianna Valloni nel nuoto - quest'ultimi saranno pure i due portabandiera biancazzurri – e Paolo Persoglia nel judo.