Un primo set sottotono - anche a causa dei problemi fisici che lo hanno condizionato - poi è venuto fuori il vero Fabio Fognini. La seconda volta del tennista di Arma di Taggia sul Titano inizia nel migliore dei modi: il brasiliano Pedro Sakamoto, di chiare origini asiatiche, all’inizio spaventa giocando una buona partita. Solo che Fognini, dall’altra parte, fa il Fognini. E vola agli ottavi, dove ora incontrerà Samuel Vincent Ruggeri in un derby tutto italiano. Come detto il primo parziale è equilibrato: break, controbreak immediato poi si va fino al tie-break vinto 7-5 dal giocatore arrivato dalle qualificazioni dopo aver eliminato anche un ex top 20 come Basilashvili. Fognini fa il Fognini anche in questo caso: la racchetta vola in aria più volte e arriva pure un warning da scontare nel secondo set. Ma, da qui, non c’è più storia: il 37enne ligure, n.1 del seeding, alza notevolmente il livello del suo gioco. Gli errori non forzati scompaiono, i vincenti aumentano a dismisura. Il Centrale, quasi sold-out, si diverte perché questo è vero tennis. Smorzate, palle corte in controbalzo, volée, servizi, dritti e rovesci: c’è tutto il repertorio di Fognini che, dopo il break iniziale, infila ben 6 game consecutivi fino al 6-1 che allunga la contesa al terzo set. Anche qui l’azzurro continua a regalare spettacolo e inanellare game, Sakamoto ci prova ma Fognini è ingiocabile. San Marino ancora in visibilio, il “Fogna” chiude 6-7 6-1 6-2 dopo 2 ore e 15.
Nel match serale Alexander Weis ha vita facile contro il francese Benoite Paire: il bolzanino si impone 6-2 6-1 e va al secondo turno. Altro derby azzurro con Andrea Pellegrino, finalista della scorsa edizione. Avanti anche l'argentino Francisco Comesana, testa di serie n.2, che elimina Dutra Da Silva (entrato in tabellone dopo il forfait di Federico Arnaboldi).