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Sipario sui Mondiali Special: per San Marino 12 medaglie

Col 6° posto di Marchetti nei 400 metri si chiude la spedizione dei biancazzurri, che raccolgono 3 ori, 6 argenti e 3 bronzi.

25 giu 2023

Il sigillo sui Mondiali Special Olympics arriva col recupero della finale dei 400: in pista Ruggero Marchetti, 6° in una gara spaccata in due tra quelli da podio e gli altri quattro ma comunque da personale, col suo 1’ 13” 42 che abbassa di 1” il suo record precedente. Oro al saudita Zyad Alhowaish, davanti a Seng Chi Tou, di Macao, e all’americano Luke Bappe.

Archiviata l’ultima gara, il conto finale di San Marino dice 12 medaglie, con 3 ori, 6 argenti e 3 bronzi. Tante le storie che spiccano. Nicholas Frassini – che ad Abu Dhabi si esibì nel bowling – inizia a praticare golf a novembre 2022 e oggi si gode non solo un oro di categoria, ma anche un prestigioso 3° posto assoluto.

Gli altri successi, nella ritmica: Beatrice Cellarosi e Marianna Pruccoli scendono in pedana ancor prima della cerimonia d’apertura e in due giorni fanno poker. Nell’all around è doppietta con oro a Pruccoli e argento a Cellarosi, che poi aggiunge oro nella fune e argento nel nastro. Di livello assoluto anche la coppia della vela unificata: fin dalle regate di qualifica, Thierry Mancini e Lorenzo Parma sono là davanti a giocarsela con la Grecia, e tutti gli altri ben distanti. Dopo la prima giornata di finali sono avanti di uno, nella seconda però le elleniche fanno doppietta e sorpassano. È comunque argento di prima divisione, in più il bel gesto nella regata d’apertura – con la Grecia che scuffia e San Marino che aspetta, rinunciando a vincere facile – è di per sé molto di più dell’oro ex aequo che il tirare dritto avrebbe assicurato.

E ancora l’artistica, che debutta in chiusura di Mondiale e cala la doppietta di Giada De Angeli, argento all around e bronzo nella trave, e l’argento di Stefania Toccaceli sempre nella trave; l’argento di Elia Gasperoni, puma o canguro a seconda della specialità e a segno nel salto in lungo; i bronzi di Eleonora Santolini e Patrizia Gallo nelle bocce unificate – che in finalina massacrano quel Kazakistan che il giorno prima aveva vinto facile nel girone – e di Omar Santini nei 50 stile, dove finalmente trova quella medaglia a lungo cercata. Infine Melissa Mancini – a 3 centesimi dal bronzo nei 50 stile – e gli atleti Ruggero Marchetti e Michela Angeli, tutti e tre senza podi ma con a referto nuovi record personali. Chi per la medaglia, chi per aver superato i suoi limiti, a casa a mani vuote, da Berlino, non ci torna nessuno.





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