“Non si ricorda a Rimini una scossa più lunga e più violenta di quella che si ebbe oggi”. L'articolo di un secolo fa riassume in una pagina del Resto del Carlino il dramma dello sciame sismico che iniziò il 17 maggio di cent'anni fa: la forte scossa- 5.8 di magnitudo - fu tale da liberare un'energia paragonabile a quelle dei terremoti umbro-marchigiano e abruzzese. Causò una decina di feriti e danni pesanti ad oltre mille fabbricati, ed esplose mesi dopo nel devastante terremoto del 16 agosto 1916, che provocò 4 vittime ed ulteriori danni alle costruzioni. Un colpo di grazia che alzò il numero dei senzatetto: 4.174 tra Rimini e Riccione. Nella foto le tende con gli sfollati del 1916 in piazza Malatesta, davanti a Castelsismondo. Da subito scattarono i soccorsi, gestiti dai vigili del fuoco , dagli ausiliari di fanteria, dai volontari. Il sisma provocò danni pesantissimi a case ed edifici: ne vennero demoliti oltre 600. La storia sismica di Rimini ha una ciclicità cadenzata proprio dai 100 anni: oltre al 1916 ci furono altri tre episodi importanti: 1875, 1786 e 1672. Non a caso l'ordine degli ingegneri organizzò pochi anni fa il progetto 'Io non tremo', incentrato sui diversi livelli di responsabilità e di coinvolgimento per comprendere, prevenire ed affrontare la calamità.
Sara Bucci
Sara Bucci
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