Una fotografia della popolazione anziana riminese attraverso i dati forniti dal servizio statistica in collaborazione con la Provincia di Rimini e l’assessorato alle politiche sociali. Una valida base teorica su cui fondare le politiche di sostegno per questa fascia tra le più deboli della popolazione. Nel territorio riminese gli over 65 sono il 20% della popolazione totale e nel corso di un decennio sono cresciuti di oltre 12 mila unità. Il 58% degli anziani sono donne: 31.909 contro 23.083 uomini. Sul complesso delle famiglie residenti nella città romagnola, quelle al cui interno vive almeno una persona anziana sono 40.160, il 37% del totale. Oltre un terzo degli over 65 sono vedovi di cui l’82% sono donne. Gli ultraottantenni sono 13.983 e i centenari sono arrivati a 36 unità. Dalla ricerca risulta inoltre che la speranza di vita si attesta a circa 77 a nni per gli uomini e 83 per le donne. Un trend positivo, nonostante negli ultimi anni si stia presentando sempre di più il problema della solitudine. La qualità della vita aumenta – sottolinea il Presidente della provincia di Rimini, Ferdinando Fabbri, ma la solitudine resta un elemento importante su cui fondare mirate politiche di sostegno. A questo proposito, sottolinea Fabbri, nonostante i tagli operati nella finanziaria sui bilanci degli enti locali, le risorse della Provincia di Rimini per i servizi sociali non verranno intaccate, ma eventualmente aumentate”. Dal Rapporto 2003 emergono inoltre anche alcune curiosità legate all’onomastica dell’anziano. Sono infatti prevalenti i nomi come Mario, Maria, Luigi, Giovanni e Teresa. Le principali preoccupazioni della popolazione anziana sembrano essere invece costo della vita, salute ed inefficienza dei servizi pubblici. Contemporaneamente però risulta che almeno il 75% di loro si dichiara soddisfatto della qualità della vita.
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