La cogenerazione industriale è realtà a San Marino. Grazie a questa norma sarà possibile produrre energia elettrica per autoconsumo contestualmente alla generazione del calore necessario a fini produttivi. In questo modo è possibile ottenere un notevole risparmio rispetto alla produzione separata e un minore impatto ambientale.
“La norma – spiega il Segretario di Stato al Lavoro Alessandro Bevitori – garantirà maggiore competitività alle aziende ma fissa anche importanti paletti a tutela della salute dei cittadini. Abbiamo voluto regolamentare quelli che sono i costi di realizzazione che sono in capo richiedente, una cosa che prima non era specificata probabilmente in maniera così precisa. Dall'altra parte abbiamo voluto specificare che non ci siano interventi di speculazione, interventi che possano andare a generare distorsioni e soprattutto grande attenzione rispetto alla tutela ambientale e anche all'inquinamento acustico".
Testo approvato in Consiglio con voto favorevole anche di parte delle opposizioni, ad eccezione di Rete: la norma, commenta il Movimento, non ci soddisfa affatto ma almeno vede disinnescate alcune indecenti previsioni che erano state introdotte, come la possibilità di rivendere il surplus di energia all’AASS. Resta purtroppo la possibilità di poter costruire impianti sovradimensionati rispetto al fabbisogno, aggiunge Rete, e strutture inquinanti dalla scarsa efficienza che bruciano molto più gas. Quello della Cartiera Ciacci, unico unico impianto già presente in territorio fa notare il Movimento, nasce vecchio e solleva più di una perplessità sulla sicurezza.
Repubblica Futura sottolinea di aver contribuito in maniera decisiva sulle garanzie relative all’alto rendimento degli impianti, fugando ogni dubbio sulla possibilità di mantenere in esercizio quelli privi di tali caratteristiche chiudendo, in caso, quelli che non rispettano i limiti imposti dalla norma.
La regolamentazione della cogenerazione, evidenzia in una nota il consigliere PDCS Oscar Mina, rappresenta una scelta strategica in risposta alle esigenze delle nostre attività industriali, che sono le più esposte a consumi elevati di energia elettrica e termica.
Nel servizio l'intervista ad Alessandro Bevitori (Segretario di Stato Lavoro)