“Il quorum? Non è altro che una barriera che la politica mette tra i cittadini e la legislazione. Noi vogliamo abbattere questa barriere per fare in modo che i giovani sammarinesi si avvicinino alla politica, che sicuramente in questi anni non ha dato buon risalto delle proprie potenzialità. Ma noi vogliamo andare in questa direzione”
Il legale rappresentante del comitato “Cancella quorum” Fabrizio Perotto torna sulle motivazioni che hanno dato avvio alla raccolta firme “via il quorum per fare vincere il referendum a cittadini responsabili che partecipano e votano e per favorire un dibattito referendario che non può esistere su un quorum fissato sui SI. Già 200 le firme raccolte da fine novembre, si va dritti fino alla fine di febbraio per arrivare alle 600- i prossimi appuntamenti il 7 gennaio al bar Il Foro di Borgo Maggiore e l'8 al bar Roxy- anche se il vero obiettivo quello di un cambio culturale garantito dal referendum educativo, che per essere compreso dai cittadini ha bisogno di confronto e di tempo. Benvengano – se accadrà- le elezioni politiche nel 2016: il fatto che possa essere celebrato nel 2017 significa più tempo per spazi di riflessione che proseguiranno il filone inaugurato da relatori come Fausta Morganti e Verter Casali. Il tutto per avvicinare i più giovani alla politica, perché le urne tornino a dare voce ai chi va a votare. Dai partiti il comitato invece prende le distanze: sia per la sua stessa struttura trasversale “siamo espressione dei cittadini” , sia per la voluta mancanza di appoggi. E' bene che il solco rimanga ben visibile, come ha dimostrato il referendun abrogativo su Fondiis .
Nel video intervista a Fabrizio Perotto, legale rappresentante del comitato.
Il legale rappresentante del comitato “Cancella quorum” Fabrizio Perotto torna sulle motivazioni che hanno dato avvio alla raccolta firme “via il quorum per fare vincere il referendum a cittadini responsabili che partecipano e votano e per favorire un dibattito referendario che non può esistere su un quorum fissato sui SI. Già 200 le firme raccolte da fine novembre, si va dritti fino alla fine di febbraio per arrivare alle 600- i prossimi appuntamenti il 7 gennaio al bar Il Foro di Borgo Maggiore e l'8 al bar Roxy- anche se il vero obiettivo quello di un cambio culturale garantito dal referendum educativo, che per essere compreso dai cittadini ha bisogno di confronto e di tempo. Benvengano – se accadrà- le elezioni politiche nel 2016: il fatto che possa essere celebrato nel 2017 significa più tempo per spazi di riflessione che proseguiranno il filone inaugurato da relatori come Fausta Morganti e Verter Casali. Il tutto per avvicinare i più giovani alla politica, perché le urne tornino a dare voce ai chi va a votare. Dai partiti il comitato invece prende le distanze: sia per la sua stessa struttura trasversale “siamo espressione dei cittadini” , sia per la voluta mancanza di appoggi. E' bene che il solco rimanga ben visibile, come ha dimostrato il referendun abrogativo su Fondiis .
Nel video intervista a Fabrizio Perotto, legale rappresentante del comitato.
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