E’ ai domiciliari a Rovigo, come disposto dal giudice per le indagini preliminari, e nella città veneta si è svolto l’interrogatorio di garanzia che ha convalidato la misura cautelare. Ma ha parlato, Salvatore Vargiu, l’investigatore privato già titolare della ex società di investigazioni CIO. Ha respinto al mittente le accuse di calunnia: in base agli inquirenti infatti, in combutta con quello che ritengono essere il finanziere corrotto Enrico Nanna, Vargiu avrebbe incastrato con false prove una persona sulla quale stava indagando, finendo addirittura per nascondergli la droga in auto per poi far finta di scoprirlo. Su questo punto è stato fermo, riferisce lo studio Berti che lo sta difendendo, l’episodio non è mai avvenuto. Ha però ammesso il rapporto di collaborazione col finanziere, sia pure del tutto lecito, e soprattutto con la Karnak: su questa attività ha anche fornito ampia documentazione per dimostrarne il legame. “La collaborazione con un’azienda che certo non è l’ultima del settore – aggiunge l’avvocato – dimostra che il nostro cliente aveva messo in piedi un’attività molto valida”. Sugli altri capi d’imputazione, come la corruzione, Vargiu si è limitato a ricostruire i fatti. Ora i difensori valuteranno se e quando presentare domanda al Riesame.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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