In un mondo di violenze, guerre, odio, sopraffazione c'è bisogno di tenerezza. Durante la messa della Notte di Natale, il papa ha indicato nella "tenerezza di Dio" per l'uomo, incarnata nel bambino in fasce nella mangiatoia, il messaggio da seguire, affrontare la vita con bontà e mansuetudine, che invece non vedono quelli che assumono atteggiamenti di chiusura. Nel pomeriggio, Francesco aveva telefonato ai profughi cristiani iracheni di un campo di Erbil paragonandoli a Gesù: "per lui non c'era posto, è stato cacciato via, è dovuto fuggire in Egitto per salvarsi", aveva detto loro. A Betlemme messa di mezzanotte del patriarca latino di Gerusalemme, presente Abu Mazen, con invocazioni di "pace, sicurezza e giustizia".
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