Il compromesso, alla fine, è stato raggiunto. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha votato all'unanimità la bozza di risoluzione francese, sulla Siria, emendata dalla Russia. Il testo invoca misure urgenti per consentire il monitoraggio, da parte dell'ONU, sul benessere dei civili nei quartieri orientali di Aleppo, e sulle evacuazioni. Fondamentale una precisazione, voluta da Mosca: le operazioni – è stato scritto - dovranno essere effettuate “in coordinamento con le parti interessate”. E' dunque previsto un coinvolgimento di Damasco. Che quanto deciso al Palazzo di Vetro sia effettivamente realizzabile, poi, è un altro discorso, specie se si considerano le ultime azioni del fronte anti-Assad. L'accordo per sbloccare la fuoriuscita delle milizie anti-governative, e delle loro famiglie, da Aleppo Est, prevedeva una contropartita per Damasco, ovvero l'evacuazione in sicurezza di civili e feriti da Fuah e Kafrayah: due villaggi sciiti, nella Regione di Idlib, da anni assediati dai ribelli. I terroristi dell'ala siriana di al Qaeda, tuttavia, hanno attaccato il convoglio di pullman in arrivo, incendiando 7 mezzi. Un volontario della Croce Rossa è rimasto ucciso. Un'azione che denota, quantomeno, forti dissidi all'interno della galassia ribelle, con alcune formazioni totalmente fuori controllo. La situazione, insomma, resta decisamente instabile; per questo motivo, già domani, i ministri degli esteri e della difesa di 3 player decisivi nell'area - Russia, Turchia ed Iran – si riuniranno a Mosca con l'obiettivo di “facilitare la messa in atto delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu”. Un vertice che anticipa quello previsto per il 27 dicembre ad Astana, in Kazakistan, nel quale è prevista la partecipazione di esponenti del Governo siriano e dell'opposizione. La risoluzione approvata oggi dall'ONU, ha riferito oggi in Consiglio il segretario di Stato Valentini - in comma comunicazioni -, è stata cosponsorizzata da San Marino, che ora attende di ricevere il testo definitivo. Le Forze politiche del Titano si sono impegnate a condividere un ordine del giorno - sulla Siria - prima della chiusura del Consiglio. L'obiettivo è garantire l'arrivo di aiuti umanitari e proteggere i civili.
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