La Siria ha accettato l'invio di osservatori arabi, in base a un piano arabo di uscita dalla crisi che Damasco ha condiviso ma mai applicato. Il protocollo, firmato da un viceministro sollecita il ritiro dell'esercito dalle città siriane, la liberazione di migliaia di prigionieri politici e l'avvio di un dialogo con l'opposizione. La Siria – ha dichiarato il ministro degli esteri di Damasco - è intenzionata a "lavorare con i Paesi arabi" per cercare una soluzione alla crisi, ma "non intende obbedire a nessuno". Nonostante tutto ciò solo nella giornata odierna, altri 15 attivisti sono stati uccisi oggi in varie città siriane. Determinante il ruolo della Russia nel far accettare a Damasco il piano che prevede l’ingresso in Siria di osservatori inviati dalla lega araba.
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