La famosa pilota ucraina rilasciata dopo essere stata catturata dai russi, Nadiya Savchenko, è al centro di uno scandalo. Lo scorso 7 dicembre si è recata in segreto a Minsk dove ha avuto un incontro con i rappresentanti delle “non riconosciute repubbliche”, sotto controllo russo.
Si è saputo solo alcuni giorni dopo, il 12 dicembre. Nadiya Savchenko ha incontrato i leader delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, Alexander Zakharchenko e Igor Plotnitsky. All'incontro c'erano anche alcune persone che, in accordo con la Savchenko, rappresentavano la parte russa di Minsk. Hanno parlato alcune ore con i leader dei militanti. L'incontro era stato organizzato dal Servizio Federale di Sicurezza della Russia, con l'assistenza dell'Ambasciata russa in Bielorussia. Non avrebbe fatto alcuna promessa, anche se ha ipotizzato un accordo sullo scambio dei prigionieri, in un rapporto di 4 a 1. E quindi, potenzialmente, 226 ucraini per 52 separatisti.
“La gente deve andare a casa, la guerra deve finire. L'ho promesso alla gente quando sono uscita di prigione che avrei combattuto. E sarei d'accordo a discuterne anche col diavolo”.
La Savchenko ha ammesso che mantiene contatti con persone dei territori occupati del Donbass. E ha ripetutamente e pubblicamente auspicato il dialogo con le rappresentanze delle repubbliche “illegali” per lo scambio di prigionieri con combattenti ucraini. I suoi incontri e colloqui indipendenti con i leader delle milizie hanno avuto risonanza nei media e nella società ed è stata definita un “Agente del Cremlino” che lavora contro il suo paese. Ora la Savchenko è uscita dal partito “Batkivshchyna”. La prossima settimana la Verkhovna Rada (parlamento ucraino) voterà per escludere Nadiya Savchenko dalla delegazione ucraina al parlamento del Consiglio d'Europa.
La Savchenko ha detto che ha attraversato la frontiera senza passaporto diplomatico e potrebbe essere citata in giudizio se il suo operato contrasta con la legislazione ucraina. La sua iniziativa non ha avuto alcun sostegno dal presidente. E' sembrata, anzi, come una forma di pressione nei confronti del governo per far riconoscere come indipendenti i territori occupati.
Victoria Polischuk
Si è saputo solo alcuni giorni dopo, il 12 dicembre. Nadiya Savchenko ha incontrato i leader delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, Alexander Zakharchenko e Igor Plotnitsky. All'incontro c'erano anche alcune persone che, in accordo con la Savchenko, rappresentavano la parte russa di Minsk. Hanno parlato alcune ore con i leader dei militanti. L'incontro era stato organizzato dal Servizio Federale di Sicurezza della Russia, con l'assistenza dell'Ambasciata russa in Bielorussia. Non avrebbe fatto alcuna promessa, anche se ha ipotizzato un accordo sullo scambio dei prigionieri, in un rapporto di 4 a 1. E quindi, potenzialmente, 226 ucraini per 52 separatisti.
“La gente deve andare a casa, la guerra deve finire. L'ho promesso alla gente quando sono uscita di prigione che avrei combattuto. E sarei d'accordo a discuterne anche col diavolo”.
La Savchenko ha ammesso che mantiene contatti con persone dei territori occupati del Donbass. E ha ripetutamente e pubblicamente auspicato il dialogo con le rappresentanze delle repubbliche “illegali” per lo scambio di prigionieri con combattenti ucraini. I suoi incontri e colloqui indipendenti con i leader delle milizie hanno avuto risonanza nei media e nella società ed è stata definita un “Agente del Cremlino” che lavora contro il suo paese. Ora la Savchenko è uscita dal partito “Batkivshchyna”. La prossima settimana la Verkhovna Rada (parlamento ucraino) voterà per escludere Nadiya Savchenko dalla delegazione ucraina al parlamento del Consiglio d'Europa.
La Savchenko ha detto che ha attraversato la frontiera senza passaporto diplomatico e potrebbe essere citata in giudizio se il suo operato contrasta con la legislazione ucraina. La sua iniziativa non ha avuto alcun sostegno dal presidente. E' sembrata, anzi, come una forma di pressione nei confronti del governo per far riconoscere come indipendenti i territori occupati.
Victoria Polischuk
Riproduzione riservata ©