Il Vescovo di Rimini Francesco Lambiasi non ha chiesto pietà per chi ha dato fuoco ad Andrea Severi. Dal pulpito della parrocchia della Colonnella, a meno di 50 metri dalla panchina su cui è stato bruciato vivo il senzatetto, ha invece manifestato il desiderio di poterli avvicinare. Vorrebbe poter ripetere a quei criminali la domanda che il Signore ha rivolto a Caino dopo che aveva ammazzato Abele. Cosa avete fatto a vostro fratello?
Di fronte al Vescovo, seduti sulle prime file della chiesta, i clochard della capanna di Betlemme. Più indietro moltissimi riminesi, tanti da riempire la chiesa e tutto il marciapiede di via Flaminia. Monsignor Lambiasi però non si è scagliato solo contro gli autori del gesto. “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”, anche in questo caso. “Ognuno - ha detto - deve chiedersi come siamo arrivati a toccare il fondo, perché le colpe non sono soltanto individuali”. Il ricordo va alle parole di don Oreste Benzi: “Nessuno ha le mani pulite di fronte ai poveri, ai rifiutati, agli esclusi”.
Sonia Tura
Di fronte al Vescovo, seduti sulle prime file della chiesta, i clochard della capanna di Betlemme. Più indietro moltissimi riminesi, tanti da riempire la chiesa e tutto il marciapiede di via Flaminia. Monsignor Lambiasi però non si è scagliato solo contro gli autori del gesto. “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”, anche in questo caso. “Ognuno - ha detto - deve chiedersi come siamo arrivati a toccare il fondo, perché le colpe non sono soltanto individuali”. Il ricordo va alle parole di don Oreste Benzi: “Nessuno ha le mani pulite di fronte ai poveri, ai rifiutati, agli esclusi”.
Sonia Tura
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