“Vi ringrazio per avere affrontato il tema della fratellanza tra cristiani e musulmani, che – come sapete - mi sta molto a cuore. Siete stati audaci e al tempo stesso realisti, esplorando, nella misura del possibile, le luci e le ombre del passato. E vi siete posti anche la domanda sul futuro dell’Europa”. È l’incipit della lettera che Papa Francesco invia a Giancarlo Mazzuca e Stefano Girotti Zirotti, con la sua benedizione per il lavoro svolto. Ma nella sua grande capacità comunicativa, Francesco offre anche una mirabile sintesi di questo lavoro che i due giornalisti hanno voluto dedicare a un grandissimo tema di attualità, quale è il dialogo interreligioso, che infiamma il dibattito al di là di ogni confine politico e sociale.
L’Ente Cassa di Faetano porta al Salotto di Villa Manzoni la presentazione di “Noi fratelli” (Mondadori 2018), libro che ripercorre le tappe e le vicende storiche del dialogo, troppo spesso interrotto, tra le due grandi fedi monoteiste che rappresentano cinque miliardi di fedeli; dal Seicento ai giorni nostri, con uno sguardo al futuro attraverso le parole dei massimi rappresentanti di cristiani e musulmani. Il monito è quello di Papa Bergoglio: “Costruire ponti”, diventato una nuova avventura del Cristianesimo nel Terzo millennio che si confronta con tutte le altre religioni, e in particolare con l’Islam perché l’espansione dei musulmani – cominciata con il profeta Maometto nel VII secolo e che oggi può contare su quasi due miliardi di fedeli – ha decisamente cambiato tantissimi aspetti politico-sociali e culturali, usi e costumi nelle nazioni del mondo. Il dialogo interreligioso si è basato sulla paziente attività di tanti tessitori di entrambi i fronti che si sono impegnati «fraternamente» a favore della comprensione e della tolleranza. Un percorso a zig zag che s’intreccia con la storia delle «guerre di religione», dalle conquiste dell’Islam alle crociate, fino alle guerre moderne e agli attentati terroristici.
Nei capitoli del libro, che ripercorrono i momenti storici e le azioni compiute da moltissimi leader e personaggi chiave, si mette in luce un numero considerevole di successi e insuccessi, ma soprattutto si coglie il progetto globale disegnato da tutti quei protagonisti che continuano a lottare per la pace e la tolleranza tra le genti.
Il traguardo è difficile da raggiungere ma fortissimamente voluto da tutti coloro che lottano contro gli estremismi e i fanatismi e che si sono schierati per la pace e l’amore dicendo con forza, come ha ripetuto papa Francesco, «mai più guerre nel nome della religione».
Un argomento affascinante e multiforme: storico, politico, sociale, per questo prossimo appuntamento del salotto letterario di Villa Manzoni, organizzato e promosso dall’Ente Cassa Faetano. Il suo scopo, fin dall’inizio è sempre stato quello di avvicinare gli autori al pubblico e affrontare insieme a loro anche le tematiche più complesse, che suscitano discussione, che fanno riflettere e dalle quali, spesso, dipendono anche le politiche delle nazioni.
Giancarlo Mazzucca e Stefano Girotti, due grandi giornalisti del panorama italiano, colloquieranno con il pubblico mercoledì 27 giugno, alle ore 21, a Villa Manzoni. Ingresso libero.
Gli autori
Giancarlo Mazzuca, già direttore del «Resto del Carlino», del «QN» e del «Giorno», è stato inviato speciale del «Corriere della Sera», vicedirettore a «Fortune» e alla «Voce» di Montanelli, caporedattore a «il Giornale». Attualmente è membro del consiglio d’amministrazione della Rai e commentatore de «il Giornale».
Stefano Girotti Zirotti, giornalista professionista dal 1994, è attualmente impegnato nella realizzazione di programmi speciali in Rai Vaticano. Autore di articoli e servizi televisivi ha lavorato nelle redazioni de «Il Resto del Carlino», «il Giornale» e AdnKronos. Ha ricoperto l’incarico di vicedirettore in Rai Sat occupandosi di reportage e documentari, tra i quali Terre d’Italia e Mondo Rurale.
Comunicato stampa
L’Ente Cassa di Faetano porta al Salotto di Villa Manzoni la presentazione di “Noi fratelli” (Mondadori 2018), libro che ripercorre le tappe e le vicende storiche del dialogo, troppo spesso interrotto, tra le due grandi fedi monoteiste che rappresentano cinque miliardi di fedeli; dal Seicento ai giorni nostri, con uno sguardo al futuro attraverso le parole dei massimi rappresentanti di cristiani e musulmani. Il monito è quello di Papa Bergoglio: “Costruire ponti”, diventato una nuova avventura del Cristianesimo nel Terzo millennio che si confronta con tutte le altre religioni, e in particolare con l’Islam perché l’espansione dei musulmani – cominciata con il profeta Maometto nel VII secolo e che oggi può contare su quasi due miliardi di fedeli – ha decisamente cambiato tantissimi aspetti politico-sociali e culturali, usi e costumi nelle nazioni del mondo. Il dialogo interreligioso si è basato sulla paziente attività di tanti tessitori di entrambi i fronti che si sono impegnati «fraternamente» a favore della comprensione e della tolleranza. Un percorso a zig zag che s’intreccia con la storia delle «guerre di religione», dalle conquiste dell’Islam alle crociate, fino alle guerre moderne e agli attentati terroristici.
Nei capitoli del libro, che ripercorrono i momenti storici e le azioni compiute da moltissimi leader e personaggi chiave, si mette in luce un numero considerevole di successi e insuccessi, ma soprattutto si coglie il progetto globale disegnato da tutti quei protagonisti che continuano a lottare per la pace e la tolleranza tra le genti.
Il traguardo è difficile da raggiungere ma fortissimamente voluto da tutti coloro che lottano contro gli estremismi e i fanatismi e che si sono schierati per la pace e l’amore dicendo con forza, come ha ripetuto papa Francesco, «mai più guerre nel nome della religione».
Un argomento affascinante e multiforme: storico, politico, sociale, per questo prossimo appuntamento del salotto letterario di Villa Manzoni, organizzato e promosso dall’Ente Cassa Faetano. Il suo scopo, fin dall’inizio è sempre stato quello di avvicinare gli autori al pubblico e affrontare insieme a loro anche le tematiche più complesse, che suscitano discussione, che fanno riflettere e dalle quali, spesso, dipendono anche le politiche delle nazioni.
Giancarlo Mazzucca e Stefano Girotti, due grandi giornalisti del panorama italiano, colloquieranno con il pubblico mercoledì 27 giugno, alle ore 21, a Villa Manzoni. Ingresso libero.
Gli autori
Giancarlo Mazzuca, già direttore del «Resto del Carlino», del «QN» e del «Giorno», è stato inviato speciale del «Corriere della Sera», vicedirettore a «Fortune» e alla «Voce» di Montanelli, caporedattore a «il Giornale». Attualmente è membro del consiglio d’amministrazione della Rai e commentatore de «il Giornale».
Stefano Girotti Zirotti, giornalista professionista dal 1994, è attualmente impegnato nella realizzazione di programmi speciali in Rai Vaticano. Autore di articoli e servizi televisivi ha lavorato nelle redazioni de «Il Resto del Carlino», «il Giornale» e AdnKronos. Ha ricoperto l’incarico di vicedirettore in Rai Sat occupandosi di reportage e documentari, tra i quali Terre d’Italia e Mondo Rurale.
Comunicato stampa
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