San Marino, 24 giugno 2018 – È uno dei piatti che racconta la tavola di Romagna nel mondo. La lasagna verde si mangia a Los Angeles nei locali di Gino Angelini, lo chef maestro nuova generazione di grandi cuochi riminesi e di San Marino. Per Luigi Sartini e il suo, da più di 10 anni consecutivi, ristorante stellato sammarinese è la ricetta simbolo della sua cucina. Un classico del territorio riletto e interpretato con la sensibilità della nuova gastronomia e delle nuove tecniche di preparazione, che lo hanno trasformato in “lasagnetta verde, con ragù di manzo al coltello e fonduta di pecorino".
Ed è stato Fabio Rossi, primo chef riminese a portare alla fine dei ‘90 la stella Michelin a Rimini con “L’Acero Rosso” e da questa primavera all’opera insieme a Sartini da “Righi”, ad aprire la cena sotto il grande tendone della giornata di "Al Meni", preparando e offrendo al pubblico una delle più apprezzate espressione del made in Romagna; lasagnette verdi perfettamente dorate e croccanti, sposate con la fonduta di pecorino e con un ragù al coltello cucinato utilizzando solo le carni degli allevamenti bio del monte Titano. Un modo nuovo di gustare la grande trazione della cucina popolare italiana e sammarinese.
Ed è stato Fabio Rossi, primo chef riminese a portare alla fine dei ‘90 la stella Michelin a Rimini con “L’Acero Rosso” e da questa primavera all’opera insieme a Sartini da “Righi”, ad aprire la cena sotto il grande tendone della giornata di "Al Meni", preparando e offrendo al pubblico una delle più apprezzate espressione del made in Romagna; lasagnette verdi perfettamente dorate e croccanti, sposate con la fonduta di pecorino e con un ragù al coltello cucinato utilizzando solo le carni degli allevamenti bio del monte Titano. Un modo nuovo di gustare la grande trazione della cucina popolare italiana e sammarinese.
Riproduzione riservata ©