Nel rimarcare ancora una volta che quando affrontiamo il tema della sanità e della sicurezza sociale è bene che la politica lasci stare gli interessi di parte per favorire una analisi sul merito delle questioni e conseguentemente sulla ricerca delle possibili soluzioni, la Segreteria di Stato alla Sanità e il Comitato Esecutivo dell’Istituto per la Sicurezza Sociale non si sono mai sottratti al confronto e all’analisi delle criticità che il nostro sistema presenta.
Il tema del reclutamento del personale, in particolar modo quello medico, così come evidenziato anche da tante altre realtà al di fuori dei nostri confini, rappresenta senza dubbio una priorità assoluta.
Insieme ai professionisti sanitari che operano all’interno del nostro sistema sanitario, abbiamo condiviso come fosse necessario mettere in campo un percorso di riforme normative capace di impattare in maniera radicale sull’ordinamento attuale e permettere di recuperare il gap attuale in termini di competitività delle nostre regole contrattuali e retributive.
Per essere attrattivi sul mercato del lavoro dei medici italiani è essenziale poter offrire un contratto di lavoro analogo a quello presente sul territorio nazionale italiano, dove da oltre 20 anni è stato riconosciuto il ruolo di dirigente al personale medico del servizio sanitario nazionale e in molte strutture private di livello nazionale.
Inquadrare i medici come dirigenti consentirebbe:
1. Facilità di spiegazione degli inquadramenti e dei trattamenti economici ai potenziali candidati;
2. Facilità di riconoscimento delle esperienze maturate a San Marino nel momento in cui il candidato decide di tornare a lavorare in Italia se non residente a San Marino, ma anche maggiore facilità di mobilità per i medici residenti a San Marino nel momento in cui decidono di intraprendere un percorso di lavoro in Italia o all’estero;
3. Introduzione della remunerazione di risultato e maggiore correlazione della retribuzione ai risultati e alle responsabilità e meno all’anzianità (questo oltre ad essere maggiormente coerente con le strategie dell’ISS è anche più attrattivo per persone che hanno residenza all’esterno e sanno che non trascorreranno tutta la carriera a San Marino);
4. Possibilità di recedere dal rapporto in caso di risultati fortemente negativi o significative modifiche degli assetti organizzativi o delle piante organiche deliberate dell’ISS.
La qualificazione come dirigente del personale medico permetterebbe dunque un importante salto di qualità per il sistema sanitario sammarinese assicurandoci di poter essere competitivi nei prossimi anni, quando la sfida del reclutamento dei medici sarà ancora più critica di adesso alla luce della combinazione tra carenza strutturale di alcune figure e il contemporaneo sblocco del turnover nel sistema sanitario nazionale italiano, che aumenterà la domanda di medici e renderà difficile il reclutamento all’interno dello stesso mercato italiano.
Il progetto di legge verrà depositato a breve con l’intenzione di portarlo in prima lettura nel Consiglio Grande e Generale del mese di luglio. Contestualmente ci si attiverà per calendarizzare il confronto con le parti sociali e con i gruppi politici.
Insieme a questo è altrettanto importante dare risposte in termini di stabilità del rapporto di lavoro attraverso l’emissione di bandi di concorso in particolar modo nei settori con maggiore carenza di personale o dove siano presenti situazioni di precariato di lunga data. Posizioni in via di definizione da parte del Comitato Esecutivo dell’ISS che provvederà nelle prossime settimane a predisporre i bandi e la necessaria comunicazione.
Segreteria di Stato per la Sanità e la Sicurezza Sociale
Il tema del reclutamento del personale, in particolar modo quello medico, così come evidenziato anche da tante altre realtà al di fuori dei nostri confini, rappresenta senza dubbio una priorità assoluta.
Insieme ai professionisti sanitari che operano all’interno del nostro sistema sanitario, abbiamo condiviso come fosse necessario mettere in campo un percorso di riforme normative capace di impattare in maniera radicale sull’ordinamento attuale e permettere di recuperare il gap attuale in termini di competitività delle nostre regole contrattuali e retributive.
Per essere attrattivi sul mercato del lavoro dei medici italiani è essenziale poter offrire un contratto di lavoro analogo a quello presente sul territorio nazionale italiano, dove da oltre 20 anni è stato riconosciuto il ruolo di dirigente al personale medico del servizio sanitario nazionale e in molte strutture private di livello nazionale.
Inquadrare i medici come dirigenti consentirebbe:
1. Facilità di spiegazione degli inquadramenti e dei trattamenti economici ai potenziali candidati;
2. Facilità di riconoscimento delle esperienze maturate a San Marino nel momento in cui il candidato decide di tornare a lavorare in Italia se non residente a San Marino, ma anche maggiore facilità di mobilità per i medici residenti a San Marino nel momento in cui decidono di intraprendere un percorso di lavoro in Italia o all’estero;
3. Introduzione della remunerazione di risultato e maggiore correlazione della retribuzione ai risultati e alle responsabilità e meno all’anzianità (questo oltre ad essere maggiormente coerente con le strategie dell’ISS è anche più attrattivo per persone che hanno residenza all’esterno e sanno che non trascorreranno tutta la carriera a San Marino);
4. Possibilità di recedere dal rapporto in caso di risultati fortemente negativi o significative modifiche degli assetti organizzativi o delle piante organiche deliberate dell’ISS.
La qualificazione come dirigente del personale medico permetterebbe dunque un importante salto di qualità per il sistema sanitario sammarinese assicurandoci di poter essere competitivi nei prossimi anni, quando la sfida del reclutamento dei medici sarà ancora più critica di adesso alla luce della combinazione tra carenza strutturale di alcune figure e il contemporaneo sblocco del turnover nel sistema sanitario nazionale italiano, che aumenterà la domanda di medici e renderà difficile il reclutamento all’interno dello stesso mercato italiano.
Il progetto di legge verrà depositato a breve con l’intenzione di portarlo in prima lettura nel Consiglio Grande e Generale del mese di luglio. Contestualmente ci si attiverà per calendarizzare il confronto con le parti sociali e con i gruppi politici.
Insieme a questo è altrettanto importante dare risposte in termini di stabilità del rapporto di lavoro attraverso l’emissione di bandi di concorso in particolar modo nei settori con maggiore carenza di personale o dove siano presenti situazioni di precariato di lunga data. Posizioni in via di definizione da parte del Comitato Esecutivo dell’ISS che provvederà nelle prossime settimane a predisporre i bandi e la necessaria comunicazione.
Segreteria di Stato per la Sanità e la Sicurezza Sociale
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