Il comandante Schettino ordinò di aumentare la velocità della Costa Concordia da 15 a 16 nodi, circa cinque minuti prima dell'impatto con gli scogli. Lo ha affermato al processo Salvatore Ursino, ufficiale 'stagista' sulla nave al momento dell'incidente che ne provocò l'affondamento. Ursino ha ricordato che il timoniere sbagliò due volte ad eseguire gli ordini del comandante che però non intervenne ed ha spiegato di essersi allarmato per le manovre di Schettino e di avere visto gli scogli 'a una ventina di metri'.
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