L'indagine sui rapporti tra Francesco Vallefuoco, Livio Bacciocchi, Roberto Zavoli e Oriano Zonzini è in corso dal 2011. In seguito sarebbero stati aperti altri procedimenti poi riuniti in un unico fascicolo in cui si ipotizza il concorso in riciclaggio ed è di questi giorni la comunicazione giudiziaria a Vallefuoco che, nel frattempo, non è comparso ad un interrogatorio richiesto attraverso la collaborazione giudiziaria con l'Italia. Secondo gli inquirenti era il collettore dei fondi dei clan italiani da riciclare a San Marino attraverso la Fincapital, da fine 2002 al febbraio 2011, quando per la finanziaria è stata avviata la procedura di amministrazione straordinaria. I fondi riciclati ammonterebbero ad almeno 2 milioni e mezzo di euro e sarebbero stati utilizzati per acquisire partecipazioni, o ruoli direttivi, in società sammarinesi. In tutto questo si ipotizzano ruoli pro-attivi da parte degli altri personaggi oggetto dell'indagine, nella quale compare anche il nome di Francesco Agostinelli. Tutti nomi e vicende che si intrecciano con le indagini delle Dda di Bologna e Napoli. Vallefuoco, dopo una condanna a Rimini in primo grado a 4 anni e sei mesi, per estorsione ed usura, aggravate dal metodo mafioso, nel processo “Vulcano”, ha presentato appello. E' imputato, sempre a Rimini, anche nel processo Vulcano 2 di cui si è appena aperta la fase dibattimentale.
LS
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