Novità nella vicenda del rogo a Miniera di Perticara, dove mercoledì mattina - in una baracca distrutta dalle fiamme - è stato trovato il corpo carbonizzato di una persona. La Procura di Rimini ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo perchè il capanno non aveva l'agibilità per viverci all'interno. Gli accertamenti effettuati portano ad avvalorare l'ipotesi che la vittima sia una 37enne di origine bulgara, anche se a confermarlo sarà la prova del Dna. La donna lavorava come badante per il proprietario della baracca: un 87enne residente a Coriano, che da domenica risulta irreperibile. L'ultimo a vederla, sabato sera, sarebbe stato proprio l'anziano che aveva concesso in uso la struttura alla 37enne. Sembra infatti che fossero maturati dei dissapori tra il figlio dell'87enne e la straniera che, pertanto, aveva accettato quella sistemazione provvisoria. L'anziano le aveva fatto visita sabato e l'aveva portata a cena in un piccolo circolo del paese, frazione di Novafeltria. Stando ad alcune testimonianze, la donna avrebbe rifiutato di essere accompagnata dall'anziano e si sarebbe trattenuta nel locale pronunciando frasi sconnesse forse per l'eccessivo consumo di alcol. Poi il rientro nella baracca. Probabilmente ad ucciderla, prima ancora delle fiamme, sarebbero state le esalazioni di una stufetta a pellet malfunzionante. L'autopsia effettuata oggi sul corpo ha intanto confermato che si trattava di una donna. Alcuni organi sono rimasti intatti e un ulteriore esame rivelerà le cause della morte.
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