Un vasto blitz di polizia è in corso a Charleville, nelle Ardenne francesi. Nel raid, riferiscono i media francesi, è stata udita una forte esplosione. Intanto, dopo ore di prudente riserbo delle Autorità, è arrivata una notizia attesa. Il ricercato numero uno in Europa – la presunta “mente” della carneficina di Parigi -, è morto. E' infatti quello di Abdelhamid Abaaoud, uno dei corpi crivellati di colpi, ritrovato fra le macerie dell'appartamento di Saint Denis. Il cadavere è stato formalmente riconosciuto grazie al DNA. Confermata anche l'identità della kamikaze, che si era fatta saltare in aria durante il blitz: una cugina di Abaaoud. Quest'ultimo – ha detto il ministro francese agli interni - è probabilmente coinvolto in almeno quattro dei sei attentati sventati dalla primavera scorsa in Francia. Nel mirino, a questo punto, resta Salah Abdeslam; secondo fonti turche suo fratello – Brahim, anch'egli tra gli attentatori – era stato espulso mesi fa da Ankara perché sospettato di volersi unire all'Isis in Siria. Sempre da media turchi filtra la notizia di un piano dell'ISIS – sventato dalle forze di sicurezza - contro il recente G20 di Antalya. L'incubo terrorismo, nel frattempo, aleggia sull'Europa. Ieri sera – a Sarajevo – un uomo armato di fucile d'assalto ha aperto il fuoco al grido di “Allah è grande” contro 2 militari dell'esercito, uccidendoli; poi ha sparato contro un autobus, ferendo un terzo militare e due passeggeri, prima di suicidarsi. A Marsiglia un professore di storia ebraica è stato accoltellato da tre ragazzi, che poi si sono dati alla fuga. L'uomo non è in pericolo di vita. Falso allarme bomba, invece, a Roma. In mattinata un tratto della metro è stato chiuso dopo il ritrovamento di un pacco sospetto. Prosegue infine senza soste l'impegno contro il DAESH da parte della Russia, che sta impiegando anche bombardieri strategici. Per il ministro degli esteri Lavrov una soluzione pacifica della crisi siriana, senza il coinvolgimento di Assad, “non può essere trovata”.
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