Presentato a Domagnano il report 2015 sulle infiltrazioni criminali a San Marino, a cura della Fondazione Caponnetto. Il dossier fotografa i progressi della Repubblica nel contrasto del fenomeno e conferma allo stesso tempo la presenza sul territorio di organizzazioni di stampo mafioso che si alleano con settori locali e con colletti bianchi.
Mafia, Camorra, 'ndrangheta, ma anche mafia cinese. Nel report 2015 della Fondazione Caponnetto vengono citate le operazioni che negli ultimi anni hanno dimostrato in maniera inequivocabile che le principali organizzazioni criminali italiane, e non solo, hanno infiltrato il tessuto sammarinese.
Rispetto al passato, quando le presenze mafiose erano concentrate prevalentemente sull'aspetto finanziario e bancario, oggi – riferisce il report - si sono concentrate sulle attività criminali piu' tradizionali. Si assiste quindi ad una italianizzazione del fenomeno, dal punto di vista della invasività criminale con una diversificazione degli investimenti”. Occorre quindi prestare la massima attenzione nell'acquisizione di ristoranti, alberghi, negozi e immobili; negli appalti pubblici e privati; nella gestione dei centri scommesse, slot, compro oro e tabacchi.
A Domagnano, con Salvatore Calleri, presidente della Caponnetto, Gianni Ricciardi, referente sammarinese della fondazione, giornalisti esperti di mafia e l'imprenditore Gianluca Calì che anche di recente ha subito minacce dai malavitosi, per non aver ceduto alle loro richieste, denunciandoli anzi all'autorità giudiziaria.
luca salvatori
Mafia, Camorra, 'ndrangheta, ma anche mafia cinese. Nel report 2015 della Fondazione Caponnetto vengono citate le operazioni che negli ultimi anni hanno dimostrato in maniera inequivocabile che le principali organizzazioni criminali italiane, e non solo, hanno infiltrato il tessuto sammarinese.
Rispetto al passato, quando le presenze mafiose erano concentrate prevalentemente sull'aspetto finanziario e bancario, oggi – riferisce il report - si sono concentrate sulle attività criminali piu' tradizionali. Si assiste quindi ad una italianizzazione del fenomeno, dal punto di vista della invasività criminale con una diversificazione degli investimenti”. Occorre quindi prestare la massima attenzione nell'acquisizione di ristoranti, alberghi, negozi e immobili; negli appalti pubblici e privati; nella gestione dei centri scommesse, slot, compro oro e tabacchi.
A Domagnano, con Salvatore Calleri, presidente della Caponnetto, Gianni Ricciardi, referente sammarinese della fondazione, giornalisti esperti di mafia e l'imprenditore Gianluca Calì che anche di recente ha subito minacce dai malavitosi, per non aver ceduto alle loro richieste, denunciandoli anzi all'autorità giudiziaria.
luca salvatori
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