L'allarme è scattato alle 10.35. Una valigetta sospetta, una 24 ore, lasciata incustodita sulla banchina del binario due della stazione ferroviaria. Subito avviato il protocollo previsto: evacuata la stazione – tutte le persone sono state fatte uscire –, interdetta l'area circostante; prima rallentata, poi interrotta, la circolazione sulla linea Adriatica e i convogli in transito sono stati fermati nelle stazioni vicine. Dalla questura di Rimini, allertata dal Polizia Ferroviaria, è partita la chiamata agli artificieri, giunti da Bologna. Intanto, nei pressi della valigetta sono stati posizionati due convogli-scudo, vagoni vuoti, allo scopo di contenere gli effetti di una eventuale esplosione. Un allarme rientrato solo dopo un'ora e mezza, quando all'interno della valigetta sono stati rinvenuti solo effetti personali. Attorno alle 12, alcuni treni, quelli in transito sui binari più esterni, hanno ripreso la corsa; alle 12.35 è arrivato il nulla osta per riaprire tutte le linee e la stessa stazione. Forti i disagi alla vigilia di Natale: quattro treni regionali sono stati cancellati, registrati ritardi fino a 60 minuti per i treni a lunga percorrenza. La polizia sta indagando per capire se la 24 ore sia stata dimenticata sulla banchina o invece sia stata rubata. Proseguono le indagini anche per chiudere il cerchio sull'altro falso allarme bomba, scattato solo ieri al centro commerciale Le Befane, dopo la telefonata di un uomo dall'accento straniero. I Carabinieri avrebbero individuato il numero dal quale è partita la chiamata: un telefono pubblico, da fuori Rimini.
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