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Rimini: assolti vertici Fondazione Meeting accusati truffa aggravata

22 mar 2016
assolti vertici Fondazione Meeting
assolti vertici Fondazione Meeting
Tutti assolti i vertici della Fondazione Meeting per i quali, all'ultima udienza del procedimento nei loro confronti, il pubblico ministero aveva chiesto un anno di carcere. I tre dirigenti, il direttore generale Sandro Ricci, il responsabile amministrativo Roberto Gambuti e il legale rappresentate Massimo Conti, erano finiti alla sbarra con l'accusa di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Le indagini erano state condotte nel 2012 dalla Guardia di Finanza che avevano anche congelato fondi per 310.000 euro. Oggi il giudice monocratico di Rimini ha assolto i tre dirigenti perché il fatto non costituisce reato. L'inchiesta delle Fiamme Gialle era partita da una verifica fiscale e si era concentrata sull'erogazione di 310.000 euro di contributi, ottenuti da Regione Emilia-Romagna, Agenzia Marketing turistico della riviera di Rimini (ente della Provincia), Camera di Commercio e ministero dei Beni Culturali.
“E’ stata accerta la verità. Siamo sempre stati certi di aver operato con massima trasparenza e correttezza”, questo il commento della Presidente del Meeting Emilia Guarnieri. “Cogliendo ancora una volta, come l'esperienza ci ha sempre educato a fare, il valore positivo di ogni circostanza, - prosegue la Presidente - potrei quasi dire che queste vicende sono state occasione per fare ancora meglio ciò che comunque, da 37 anni, rappresenta una nostra certa e condivisa preoccupazione, cioè che tutto il nostro operare avvenga nell'ambito del più assoluto e limpido rispetto delle leggi”. Sulla sentenza anche gli avvocati difensori: "Come abbiamo affermato anche nel corso dell'arringa difensiva, siamo onorati di aver assunto e sostenuto in questi anni la Difesa di persone, come il Dott. Conti ed il Rag. Gambuti, delle quali abbiamo avuto modo di apprezzare qualità morali ed umane di grande spessore; persone che ispirano le loro condotte al bene, ai valori veri ed al rispetto della Legge. Sin dal primo giorno abbiano creduto ed affermato la loro totale estraneità a qualsiasi condotta illecita e siamo ovviamente soddisfatti per l'odierna sentenza del Tribunale di Rimini. La piena assoluzione "perché il fatto non sussiste" rende loro Giustizia, facendo sì che non possa rimanere neppure l'ombra del dubbio sull'operato di persone che hanno sofferto grandemente per il sol fatto di essere state accostate ad un'ipotesi di reato".

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