Tutto comincia con la morte del predecessore: l’esequia solenne di Giovanni Paolo II in San Pietro. Immagini storiche di repertorio del 2005 a mo’ di docu-film sono lo spartiacque tra realtà e finzione: la verità è in queste sequenze filmate del successore Benedetto Decimo Sesto. La sceneggiatura di Moretti è nel neoeletto al soglio di Pietro cardinale Melville: fragile e titubante papa del dubbio incapace della missione in preda alla psicosi. Il regista entra qui, travestito da psicanalista, supporterà il futuro Papa mettendolo in analisi senza successo davanti ai confratelli in conclave. Il Papa Melville scapperà a zonzo per Roma in abiti borghesi dopo un secondo tentativo di seduta da parte, stavolta, della moglie del professor Moretti. Il vero Santo Padre tedesco è un gigante anche in privato dall’alto della sua mitezza ha conquistato il suo tempo affrontando il mondano vivere comune. Il pontefice francese” morettiano”, invece, rinuncia a tutto senza gran rifiuto alla Celestino V ma solo per paura senza amore. Papa Ratzinger invece vive d’amore e vince. E’ importante vedere il film ancor più guardarlo con ironia evitando raffronti improbabili e imbarazzanti per il maestro Nanni, prima di tutto; a volte il papa del cine romano “psicanalizzato perso” è proprio lui - Nanni Moretti - in autoanalisi al cinema davanti alla platea… terapia riuscita, ci sembra, visti gli incassi.
>> Proiezioni cinematografiche a San Marino
f.z.
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