Obiettivo: dare continuità ad un progetto che per qualità e significato è stato capace di conferire grande lustro all'immagine del Paese. L’esposizione nazionale della Repubblica di San Marino alla 59° Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia torna a casa e alla presenza dei Capitani Reggenti Maria Luisa Berti e Manuel Ciavatta – a cui è stato affidato il taglio del nastro - e del Segretario di Stato per la Cultura Andrea Belluzzi, insieme per il taglio del nastro, si concede alla cittadinanza che adesso potrà goderne appieno. Già in laguna un grande successo: oltre 70.000 visitatori su 800.000 mila presenze che hanno raggiunto il Padiglione sammarinese nei sette mesi della kermesse; ora le opere degli otto artisti - Elisa Cantarelli, Nicoletta Ceccoli, Endless, Michelangelo Galliani, Rosa Mundi, Roberto Paci Dalò, Anne-Cécile Surga, Michele Tombolini – arrivano a San Marino, ospitate presso la sede di Rovereta della Cassa di Risparmio fino al prossimo 12 febbraio.
"La presenza in un contesto internazionale come quello di Venezia ci permette di farci conoscere e apprezzare come Paese sia per le nostre qualità sia per la nostra capacità di aprirci vero gli altri -, ha detto il Segretario Belluzzi. “Dopo il grande successo del progetto Postumano Metamorfico – ha poi aggiunto - crescere è un’ambizione particolare, la sfida ora è confermare ed essere capaci di stupire ancora una volta un ambiente particolarmente esigente come quello veneziano".
Negli organizzatori la soddisfazione di aver portato la Biennale a San Marino. “E’ la prima volta che accade - ha commentato Alessandro Bianchini di FR Istituto d’Arte Contemporanea che ha gestito il Padiglione di San Marino in collaborazione con Cris Contini Contemporary - un risultato che, nonostante il poco tempo a disposizione, - ha inoltre ricordato - abbiamo caparbiamente raggiunto grazie anche al supporto delle istituzioni”. Un punto di partenza dunque che rappresenta una grande sfida per il futuro.