Il fiume Santerno ruppe gli argini come altre volte in passato ma in quei giorni di maggio della grande alluvione mise in ginocchio Lugo e altri comuni limitrofi. L'acqua invase inesorabile anche il luogo della cultura teatrale, il Rossini. Fu a quel punto che scattò la solidarietà e la collaborazione di tanti intorno a quel simbolo culturale che rappresentava la voglia di salvare subito la bellezza della cosa pubblica. Testimoni e volontari, Protezione Civile e Forze dell'Ordine hanno fatto il resto, non senza il supporto delle aziende private con aiuti e donazioni per i restauri. I lughesi hanno lavorato con tutti i mezzi disponibili aprendo le case all'affetto di tutta Italia.