Manifestano sulla riforma della scuola migliaia di studenti in piazza insieme ai precari, in 100 città italiane, va in scena una dura protesta contro il ministro della Pubblica Istruzione. Una nuova “Onda” studentesca fatta di giovani, con l’adesione di genitori e docenti, lavoratori della scuola. 30mila a Roma e Napoli, 15mila a Milano, 20mila a Bologna, secondo le stime della Unione Studenti. Striscioni e cartelli, azioni di piazza e dimostrazioni contro le politiche scolastiche governative anche in provincia sia al nord sia al sud. Alla riforma epocale della Gelmini i collettivi universitari e le rappresentanze studentesche oppongono l’altra riforma: un nuovo modello che si oppone alla distruzione del sistema scolastico pubblico garantito. "Chi apre una scuola chiude una prigione" - recita lo slogan ufficiale della protesta. Alle invettive risponde direttamente il ministro Gelmini parlando di resistenze al cambiamento vero e di vecchi slogan per mantenere lo status quo - il “non cambiamento” per sempre. La responsabile del dicastero parla apertamente di strumentalizzazioni della sinistra e indottrinamento politico, già visto. Gli studenti e l’opposizione, insieme, contro i tagli alla scuola e il precariato chiedono le immediate dimissione del ministro.
Francesco Zingrillo
Francesco Zingrillo
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