Una presenza media di 240 delegati per il terzo congresso di federazione della Csdl. Il segretario uscente apre i lavori con una relazione nella quale richiama la necessità per il paese di regole chiare che evitino di vedere sempre coinvolto lo Stato in qualsiasi brutta vicenda. Noi intanto, prosegue Casali, dobbiamo attrezzarci maggiormente per affrontare la sfida della riorganizzazione della Pa e se il Governo non rispetta gli impegni, al minimo ritardo, lo sfideremo sul terreno della proposta. Dal palco del Concordia il segretario uscente ribadisce la necessità che la riorganizzazione dei servizi sanitari e sociosanitari deve diventare una vera e propria vertenza. Poi si alternano gli interventi sul palco, in primis le difficoltà dei settori, poste, igiene urbana e addetti ai monumenti. Da molti l’accusa all’instabilità politica. A chiudere i lavori è il segretario generale. Che ringrazia il contributo di tutti per l’organizzazione sindacale, cosa che ha portato compattezza nella Csdl, Giovanni Ghiotti ribadisce anche l’esigenza delle riforme istituzionali e maggiore trasparenza nella legge di bilancio. I delegati procedono poi alla votazione del direttivo, portato a 27 membri per una maggiore rappresentatività. La risoluzione finale è approvata all’unanimità e ribadisce i punti principali dell’azione sindacale: autonomia della Pa, rinnovo contrattuale che tenga conto dell’equità fiscale e del costo della vita, no deciso alla privatizzazione dei servizi primari, riflessione sulla riforma della scuola, piena attuazione della legge sulla sicurezza e collaborazione con i cugini della Cdls.
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